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22 Luglio 2021 - 08:08
Non ce l'ha fatta la giovane Ashanti Smith morta a soli 18 anni a causa di una rara malattia nota come la sindrome di “Benjamin Button“. A causa della grave patologia, ogni anno di vita della ragazza equivaleva fisicamente ad 8 di una persona normale. In pratica tutte le sue cellule ed i suoi organi sono invecchiati otto volte più rapidamente del normale, non permettendole di avere un aspetto ed una vita consuetudinaria.
Era una ragazza allegra
Ma nonostante tutto questo, hanno raccontato ai media britannici la madre Phoebe ed il papà Shaine,non le ha impedito di mantenere il buon umore ed uno spirito positivo. Sebbene il suo fosse l’aspetto di un’anziana, Ashanti non si è preclusa una vita sociale e come tutte le ragazze della sua età amava la musica, le serate con gli amici e bere in compagnia. Qualche mese fa la ragazza ha anche voluto, nonostante tutto, festeggiare il diciottesimo compleanno, concedendosi il suo cocktail preferito per celebrare l’importante traguardo.
La tragedia
Purtroppo la sua giovane vita si è spezzata poco tempo dopo. La ragazza ha cominciato ad accusare un malessere diffuso che l’ha costretta al ricovero in ospedale e successivamente l’ha portata al decesso. Le sue ultime parole sono state per l’addolorata madre, la quale disperata sperava di poter stare con lei ancora per un po’. Poco prima di morire, Ashanti le ha detto: “Mi devi lasciare andare”.
Stroncato dal Covid a 5 anni, il dolore del papà: «Ho perso il mio migliore amico»
Tragedia a Chattanooga, nello stato Usa del Tennessee, dove un bambino di 5 anni è morto per complicanze del Covid-19.
La triste vicenda è riportata dalla stampa del posto. I giornali raccontano che il piccolo Wyatt Gary Gibson, figlio di un poliziotto, è deceduto venerdì scorso dopo aver contratto il virus insieme a tutta la sua famiglia.
La disperazione della famiglia e della comunità
"Non ci sono parole che possono essere pronunciate per alleviare il suo dolore e il dolore della sua famiglia", ha scritto Juan Martinez, collega del papà del bambino, che è tenente presso l'ufficio dello sceriffo della contea di Whitfield, su Facebook.
"Gibson – si legge ancora – è un funzionario pubblico che si preoccupa veramente della nostra comunità.
È uno dei migliori di noi e tutto questo ci addolora profondamente". Secondo quanto riportato, Wyatt ha subito una serie di complicazioni dopo essere risultato positivo al virus, tra cui un ictus.
Il coronavirus ha colpito tutta la famiglia
Dalle notizie trapelate Anche altri membri della sua famiglia sono stati infettati ma lui non ce l’ha fatta. Ancora non si sa, come si legge sul portale di Fanpage, se avesse patologie pregresse.
Il piccolo è stato ricoverato all'inizio della scorsa settimana presso l'Erlanger Hospital di Chattanooga, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso verificatosi all'inizio del weekend. "Il mio migliore amico, il mio aiutante – ha scritto il papa Wes in un lungo e commovente post su Facebook -. Non era altro che gioia e felicità.
Amava la sua mamma e la sua sorella minore con tutto il cuore, gli piaceva costruire grandi cose, così come i cani e i cavalli. Era pieno d'amore e illuminava la vita di tutti quelli che lo conoscevano. Lo so che sei ancora qui con me ma mi manchi terribilmente. Ho perso il mio migliore amico".
«I vaccini sono veleno», poi muore di Covid a 54 anni
Il pensiero di Alan era quello che i vaccini fossero solo veleno e invitava tutti a non vaccinarsi contro il Coronavirus.
Ma poi si è preso il virus ed è morto. L'uomo abitava in Texas ed è deceduto a 54 anni, è stato sepolto dalla moglie e dai tre figli durante la festa del papà.
Ora, la sorella di Alan Scott Lanoix sta condividendo la storia della morte di suo fratello per cercare di «salvare una vita», incoraggiando gli altri a farsi vaccinare.
«È difficile credere che una decisione possa cambiare tutta la tua vita», ha detto la sorella di Lanoix, Lisa Adler, alla CBS di New Orleans.
«I vaccini sono veleno», poi si contagia e muore a 54 anni
«I bambini hanno dovuto seppellire il padre il giorno del papà. Pensava che il vaccino fosse veleno e aveva paura di prenderlo e ci sono molte persone che hanno la stessa sensazione».
Lisa ha poi raccontato: «Lui era una persona eccezionale e invito chiunque sia indeciso a fare il vaccino ad andare di corsa a farlo, in memoria di mio fratello».
Ha anche riferito di essere stato esposto al Covid sul lavoro. Lanoix, cresciuto in Louisiana, aveva trasferito la sua famiglia a Katy, in Texas, dopo l'uragano Katrina.
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