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31 Luglio 2021 - 16:13
NAPOLI. Sul referto medico c’è scritto “arresto cardiocircolatorio” e probabilmente la morte di Vittorio Carità (nelle foto) è stata provocata da un infarto. Ma la polizia nella sua abitazione, in via Santa Caterina da Siena tra Chiaia e i Quartieri Spagnoli, ha trovato tracce di una sostanza che in queste ore la Scientifica sta analizzando. Contemporaneamente sul corpo del 59enne, organizzatore di eventi, attore e icona della napoletanità, saranno eseguiti l’autopsia e gli esami tossicologici. Per il momento, considerando che apparentemente stava bene, la sua morte è ancora un mezzo giallo.
Gli investigatori hanno acquisito il cellulare di Vittorio Carità per verificare con chi abbia avuto contatti negli ultimi giorni e ore e stanno cercando di ricostruire i suoi incontri degli ultimi giorni di vita. Ma è evidente che un’eventuale svolta nelle indagini, escludendo fin d’ora l’omicidio volontario e il decesso dovuto a uno spavento per una rapina improvvisa, passa attraverso i risultati degli esami tossicologici. Un caso che si tinge di giallo.
Sulla morte, a soli 59 sono sorti dubbi che gli inquirenti intendono ora fugare con l'autopsia. I vigili del fuoco, intervenuti su richiesta di alcuni amici preoccupati dal fatto che Carità non rispondeva al telefono, sono stati costretti a sfondare la porta per entrare in casa. Il 59enne era n una pozza di sangue. Tra le ipotesi sulle cause del suo decesso, quindi, al momento, non si esclude l'aggressione anche perché pare avesse ferite copiose alla testa.
Originario di Chiaia, Vittorio, considerato l’ultimo dandy napoletano, si era trasferito nell’abitazione tra Chiaia e Quartieri Spagnoli, dove risiedeva. Irriverente, ironico, intelligente, un’icona di stile per molti. Rappresentante di una dinastia di gioiellieri, pur non avendo seguito la strada di famiglia, era un estimatore del bello, della moda, era amico di tanti stilisti e amava frequentare vernissage di arte contemporanea e teatro di avanguardia. Negli ultimi tempi si dedicava molto ai social.
E proprio su Facebook c’è una valanga di messaggi di ricordo e dolore per la perdita di un amico e poeta, tanto che c’è chi tra gli amici ha proposto di realizzare un libro con la raccolta delle sue frasi. “Vittorio hai reso Bello il mondo. Vittorio il mondo sbagliato era l’altro, non il tuo. Vittorio non siamo affranti perché il tuo cuore si è fermato, non lo vorresti. Vittorio celebriamo la tua magnifica vita. Ti siamo grati della tua vita fratello”, e ancora: “anche questo mi mancherà, riuscivi sempre a strapparmi una risata”.
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