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Stesa notturna contro l’abitazione di una donna: è parente ai Cuccaro

Stesa notturna contro l’abitazione di una donna: è parente ai Cuccaro

BARRAQuindici i proiettili esplosi in via Serino Corte, la 59enne è estranea a contesti malavitosi. Almeno due i “pistoleri” in azione con l’intento di intimidire, indaga la polizia

NAPOLI. Ben 15 colpi di pistola esplosi contro l’abitazione di una donna riaprono il fronte della criminalità a Barra, quartiere in cui dietro equilibri apparentemente immutabili si celano periodicamente cambiamenti di scenari. L’altra notte nel mirino è finita una 59enne estranea a contesti malavitosi, ma imparentata con i Cuccaro, i potenti “Cuccarielli” del quartiere. I proiettili hanno provocato un foro alla finestra della cucina, dove in quel momento si trovava la proprietaria dell’abitazione, e sulla parete esterna dell’appartamento al primo piano di uno stabile in via Serino corte. Mancava poco alla mezzanotte quand’è scattato l’allarme. È stata la stessa donna, sentendo il rumore dei colpi di pistola pericolosamente vicini, ha bussato all’appartamento affianco e da lì ha chiesto aiuto alla polizia attraverso il 113. Sul posto sono accorsi gli agenti delle Volanti in quel momento in zona, sia del commissariato San Giovanni-Barra (che procede nelle indagini con la squadra di polizia giudiziaria) che dell’Ufficio prevenzione generale della questura. E agli esperti occhi degli uomini e delle donne in divisa è apparso subito chiaro che la segnalazione era veritiera. Tanto che immediatamente è stata allertata la Scientifica per i rilievi. Sul manto stradale, nei pressi dell’edificio, c’erano ben 15 bossoli calibro 9x21, il che a giudicare dalla velocità d’azione dei malviventi lascerebbe pensare all’uso di 2 pistole in contemporanea. Ma soprattutto, appare evidente che la sparatoria aveva come obiettivo di spaventare molto la vittima e quindi, data la parentela con esponenti dei Cuccaro, il messaggio doveva essere molto chiaro e tale da non lasciare dubbi. Le indagini sono condotte dai poliziotti del commissariato San Giovanni Barra (guidato dal dirigente Alfredo Carosella). Investigatori esperti, che conoscono bene il territorio e per i quali la “stesa” segnalerebbe una situazione di tensione negli ambienti di malavita in un periodo in cui generalmente c’è la tregua estiva. Non è chiaro da dove sia partito l’ordine e quindi per il momento nessuno si sbilancia, considerando pure che i Cuccaro-Aprea al momento non avrebbero nemici a Barra. Mentre invece, e questa potrebbe essere una delle chiavi per spiegare il raid, ci sarebbero ancora focolai di guerra a Ponticelli, dove il gruppo barrese avrebbe aderito all’alleanza con i De Luca Bossa-Minichini in contrasto con i De Martino (eredi dei De Micco). Gli investigatori perciò si mantengono cauti sulle ipotesi, ma attraverso i consueti canali informativi stanno cercando di capire l’origine della sparatoria di via Serino corte, sicuramente mirata a spaventare e non a uccidere. I danni comunque, ci sono stati. Gli esperti della Scientifica stanno anche verificando se quel tipo di pistola sia stato utilizzato in precedenti fatti di sangue o di intimidazione.

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