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06 Agosto 2021 - 06:00
LA FAIDA Recuperati due scooter, ma i quattro uomini del commando sono in fuga.
NAPOLI. Niente ferie per Malanapoli. Il fuoco della faida continua a covare sotto la cenere e sulla strade di Pianura va in scena l’ennesimo atto di un’escalation di violenza che stenta ancora a rallentare. Gli uomini dello Stato non hanno però alcuna intenzione di allentare la presa e, grazie all’incessante pattugliamento del quartiere, pochi giorni fa sono riusciti a sventare quello che aveva tutta l’aria di essere un imminente agguato di camorra. La polizia ha infatti intercettato un commando che, alla vista della volante, si è lanciato in un disperato tentativo di fuga: il piano è purtroppo andato a buon fine, tant’è che i quattro uomini sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Qualche ora più tardi gli agenti sono però riusciti a individuare i due scooter utilizzati dalla paranza e abbandonati sulla pubblica via: entrambi sono stati sequestrati e sottoposti agli accertamenti tecnici di routine, i cui esiti non sono al momento ancora noti. Le indagini sull’episodio sono intanto entrate già nel vivo. Gli agenti di pattuglia, esperti conoscitori del territorio, avevano subito riconosciuto i quattro uomini in sella intercettati in via Domenico Padula: si trattava infatti di alcuni esponenti, anche di punta, dell’emergente gruppo Carillo, il clan - erede di fatto dei Pesce-Marfella - ormai da mesi impelagato in una lotta senza quartiere con i rivali del cartello Calone-EspositoMarsicano. Proprio per questo motivo e ipotizzando che potessero essere armati, i poliziotti hanno dunque deciso di procedere a un controllo dei quattro sospettati. È però bastato che la volante si avvicinasse di qualche metro ai due maxi-scooter, che subito è scattata la fuga. In pochi secondo il presunto commando ha fatto perdere le proprie tracce. Gli agenti non hanno comunque mollato la presa e qualche ora dopo sono riusciti, continuando a setacciare la zona, a scovare i motoveicoli in sella ai quali avevano visto i quattro affiliati. Entrambi gli scooter sono stati perquisiti e sequestrati, ma al loro interno non sono state trovate armi. Qualche indizio utile potrebbe comunque arrivare nei prossimi giorni dall’attenta analisi delle telecamere di via Padula e dintorni: alcuni esercizi commerciali sono infatti dotati di occhi elettronici puntati sull’esterno e non è da escludere che da quelle registrazioni arrivi qualche informazione. L’episodio in questione conferma LA FAIDARecuperati due scooter, ma i quattro uomini del commando sono in fuga Agguato sventato a Pianura, i sicari scappano in extremis comunque il momento difficile che il quartiere Pianura sta da tempo attraversando. Al netto dell’agguato che a fine luglio è quasi costato la vita al narcos Francesco Divano, già pochi giorni prima un’altra feroce sparatoria era stata registrata in zona. Nel tardo pomeriggio del 17 luglio un commando composto da quattro uomini ha fatto fuoco all’impazzata, incurante delle decine di persone che ancora erano presenti in strada. Il raid era avvenuto in via Cannavino, uno degli epicentri dell’ultima guerra di Napoli Ovest, a poche decine di metri dall’abitazione di uno dei capizona attualmente sotto i riflettori degli inquirenti. Alla base dei botta e risposta che vanno avanti ormai da mesi ci sarebbe - e su questo sembrano esserci pochi dubbi - la reciproca volontà dei due clan di controllare le piazze di spaccio della zona, oltre che il racket ai danni dei piccoli commercianti. Il rischio, tutt’altro che remoto, è che quest’escalation vada avanti ancora per diverso tempo.
In foto: Antonio Carillo e Antonio Calone, presunti ras degli omonimi clan da tempo in lotta per il controllo del quartiere
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