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Racket, preso a Somma Vesuviana Giuseppe D'Avino, cugino del boss

Racket, preso a Somma Vesuviana Giuseppe D'Avino, cugino del boss

L'uomo, detto “’o bersagliere”, tradito dalle telecamere di un'azienda

 

SOMMA VESUVIANA.  Scarcerato per decorrenza dei termini, tenta estorsione ai danni di un imprenditore vesuviano: preso. I carabinieri di Somma Vesuviana hanno arrestato oggi Giuseppe D'Avino, 57 anni, detto "’o bersagliere". L'accusa di cui dovrà rispondere è tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I militari hanno accertato che l'uomo, dopo la tentata estorsione, si era reso irreperibile. A confermare la presenza di D'Avino nell'azienda, però, ci hanno pensato le telecaere di videosorveglianza. Inoltre, secondo quanto riferito da alcuni collaboratori di giustizia, ricopriva posizioni di vertice nel clan D'Avino, guidato dal cugino, Fiore D'Avino, successivamente diventato collaboratore di giustizia. Il clan D'Avino, è ritenuto, inoltre, una costola dell'organizzazione camorristica Nuova Famiglia, dell'ex boss Carmine Alfieri, attivo, in particolare, nel territorio di Somma Vesuviana. I fatti contestati risalgono al dicembre 2013. L'ordine di arresto è stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

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