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Il Comune fa dietrofront: dieci giorni agli stabilimenti per mettersi in regola

Il Comune fa dietrofront: dieci giorni agli stabilimenti per mettersi in regola

Salvato Ferragosto, nuovo termine ai gestori per presentare la documentazione intergrativa

NAPOLI. Si apre uno spiraglio per salvare la stagione estiva dei lidi di Posillipo, in mezzo al guado dopo il ritiro in autotutela del via libera alla Scia a causa di un ravvisato rischio frane. Il Comune ha infatti deciso nelle scorse ore di sospendere il provvedimento di annullamento dell’esito positivo della Segnalazione certificata di inizio attività necessaria a montare le attrezzature balneari da mettere a disposizione dei bagnanti, dando agli stabilimenti balneari un termine di 10 giorni complessivi per produrre una documentazione integrativa che possa consentire di continuare con le solite attività estive e che, da quanto emerso, consistono nel calcolare distanze e traiettorie in caso di caduta massi o altro. La decisione è arrivata a seguito di una lunga riunione tra gli uffici competenti - il Suap con la dirigente Patrizia Ongeri aveva prodotto atto del ritiro della Scia in autotutela - e l’assessore al Commercio e Attività Produttive Rosaria Galiero. «L’Amministrazione comunale, per il tramite degli uffici competenti – recita una nota di Palazzo San Giacomo - precisa che dovranno essere comunque rispettate le prescrizioni della circolare dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale in ordine alla sospensione dell’attività in caso di evidenti condizioni meteo avverse e/o in relazione agli avvisi di allerta meteo diramati dai servizi di Protezione Civile regionali».

L’indicazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale è quella su cui gli approfondimenti dei tecnici del Comune si sono concentrati per decidere poi sullo stop all’esito positivo della Scia nella settimana di Ferragosto, quella in cui gli stabilimenti balneari di solito accolgono una platea più nutrita di clienti. Il rischio calcolato era alto, classificabile nella scala dei valori come R3 con un’alta probabilità di “fenomeni franosi e inondazione’’. «Emergono – aveva sottolineato dal canto suo il Servizio Difesa Idrogeologica del Territorio - evidenti profili di criticità connessi alla sussistenza di condizione di rischio elevato idrogeologico, da frana, da inondazione, da erosione, che non possono ritenersi superabili sul solo presupposto della temporaneità delle installazioni/strutture e che, pertanto, richiedono l’adozione di preventive, idonee e debitamente attestate misure di mitigazione dei rischi da sottoporre alle valutazioni degli organi competenti in osservanza del vigente Piano Stralcio (Pai) e, più in generale, del quadro normativo di riferimento». A lasciare perplessi i gestori non sono la tempistica, appunto ad agosto inoltrato con la  stagione partita da un pezzo nel desiderio di coprire le perdite causate dalle restrizioni causa Covid, ma il fatto che la carta di rischio a cui ha fatto fede la circolare dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sia risalente addirittura al 2008 ma d’improvviso rispuntata fuori dopo parecchi anni per giustificare il ritiro dell’esito positivo della Segnalazione certificata di inizio attività. A questo s’aggiunge, come evidenziato anche sul nostro giornale di ieri dal gestore del Bagno Elena di via Posillipo e aderente al Sindacato Balneari Italiani Mario Morra, di una normale apertura delle spiagge libere in zona Lungomare, Posillipo e Marechiaro e di alcuni lidi aperti nonostante il ritiro dell’ok alla Scia (cosa sostanzialmente non consentita).

Ora Morra sempre al Roma ha toni più concilianti perché soddisfatto dell’evoluzione della vicenda. «Ringrazio il sindaco, gli assessori e tutti gli uffici per la ragionevolezza di questo provvedimento che consente di mettere in sicurezza l’attività degli stabilimenti balneari. So che hanno lavorato tutta la notte per emettere questo provvedimento». L’appartenente al Sib e gestore del Bagno Elena poi aggiunge: «Laddove sarà necessario gli stabilimenti balneari presenteranno quanto richiesto. Speriamo di metterci alle spalle questa vicenda consentendo ai balneari e ai turisti di passare un buon Ferragosto. Nelle prossime ore ci incontreremo con i nostri tecnici e studiare il da farsi».

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