Cerca

Dramma no vax, muore a 59 anni

Dramma no vax, muore a 59 anni

NAPOLI. Non aveva alcuna patologia e un fisico invidiabile, nonostante i suoi 59 anni. Ma Anita La Femina (nella foto con Genny Caiazzo) è stata sconfitta dal Covid, dopo un calvario durato un mese all’ospedale Cotugno. Gli ultimi quindici giorni li ha trascorsi in terapia intensiva, dove l’unico collegamento con il mondo era il suo cellulare sul quale riceveva continuamente messaggi dei parenti e dei tantissimi amici che le volevano bene e che non si danno pace per quello che è successo. In uno degli ultimi drammatici messaggi che riesce ad inviare dice di vivere «una cosa spaventosa», di «guardare la morte in faccia» e che, se potesse tornare indietro, farebbe quel vaccino, che fino ad allora non aveva fatto, perché non riteneva fosse utile. «Spero di poter raccontare quello che sto vivendo», dice.

Purtroppo Anita non può raccontare più nulla. Lo possono fare, però, coloro che hanno vissuto con lei, anche se da lontano, gli ultimi giorni della sua vita. Come il poeta Genny Caiazzo: «Anita sapeva farsi volere bene da tutti, era una donna fantastica, aveva una parola buona per tutti. Nella mia vita era un pilastro, sono devastato da questa perdita - dice - Nei giorni del suo ricovero ho raccolto un po’ di messaggi di incoraggiamento di amici artisti che avrei voluto farle vedere quando sarebbe uscita. Anita non ce l’ha fatta perché non era vaccinata, spero che questa storia sia da monito per chi ancora rifiuta di vaccinarsi. Spero che da una cosa brutta come questa possa nascere un messaggio positivo per tutte quelle persone che sottovalutano l’importanza dell’immunizzazione». Anita viveva nel rione Luzzatti, ma il suo ritrovo era piazza Nazionale. Lascia una figlia, due nipoti di 16 e 20 anni.

Tanti i messaggi di affetto. «Mia madre era un’esplosione di vita: allegria travolgente, presenza speciale nella vita di ognuno di noi - dice la figlia Sonia - Esuberante, con la capacità di diffondere serenità in ogni luogo. Donna ammirata da tutti, energia positiva e amica su cui contare, con la sua chioma bionda inconfondibile, che non è mai passata inosservata. È stata una mamma esemplare, unica e forte. Una guerriera che ha svolto sia il ruolo di madre che di padre. Complice, amica, sorella». «Una vita passata insieme, siamo state più che semplici sorelle, eri la mia spalla, la mia roccia, la mia ancora felice - scrive la sorella - La persona che ogni giorno condivideva insieme a me la quotidianità, gli interessi, le passioni. Quante canzoni fatte insieme, hai lasciato un vuoto immenso che non si potrà colmare mai. Ti amo che solo Dio sa quanto». «Una nonna esemplare, pronta sempre a difenderti da tutto, a darti buoni consigli e a farti restare con i piedi per terra», dicono i nipoti. «La zia di tutti, ma più di ogni altro eri la mia zia Blond, lunghi pomeriggi passati insieme, ci confidavamo come due migliori amiche, parlavamo tanto e condividevamo tante piccole cose. Tanti consigli e tante risate insieme. Un bene immenso che va al di là di ogni confine», racconta una nipote.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori