Tutte le novità
27 Agosto 2021 - 13:25
NAPOLI. Può darsi che abbia detto la verità, e fino a prova contraria il suo racconto deve essere ritenuto credibile, il 17enne di Ponticelli arrivato l’altro ieri sera da solo al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare con una coltellata all’addome. Ma gli investigatori della polizia vogliono andare fino in fondo nella vicenda, tanto più che il minorenne è parente acquisito di un pentito del quartiere, legato a un clan di camorra, e in zona dalla fine dell’anno scorso infuria una guerra di camorra che ora coinvolge tutti i gruppi. Inoltre, ma la circostanza potrebbe essere il frutto dello choc subito dal ragazzo, il ferito prima ha parlato di un incidente e poi di una tentata rapina.
L’episodio, stando al racconto del minorenne, è avvenuto in viale Margherita a Ponticelli nella serata di mercoledì (come abbiamo scritto sull’edizione di ieri del nostro giornale). Durante la presunta tentata rapina uno degli aggressori ha estratto un coltello dalla lama piccola e ha colpito il 17enne all’addome, per fortuna in maniera superficiale. Il giovane avrebbe reagito mettendo in fuga i malviventi, o comunque questi ultimi avrebbero desistito temendo un possibile arrivo delle forze dell’ordine. È caduto dal motorino, ma con grande sforzo si è rialzato nonostante perdesse sangue e ha raggiunto il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. Lì sono accorsi i familiari, avvertiti con il telefonino.
I medici di turno hanno subito controllato le condizioni del 17enne, rendendosi immediatamente conto che non era in pericolo di vita. La ferita non era profonda e una volta medicata con cura, il ferito è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni ed è tornato. All’Ospedale del Mare nel frattempo erano giunti i poliziotti del commissariato Ponticelli, che conducono le indagini e hanno già ascoltato il minorenne. Sono stati compiuti contemporaneamente i rilievi tecnici della Scientifica in viale Margherita e acquisite le immagini di una telecamera di videosorveglianza che si trova in zona. Per il momento gli investigatori non si sbilanciano, ma è chiaro che stanno battendo ogni pista possibile, compresa la vendetta traversale a distanza di tempo.
Infatti il parente acquisito del 17enne si è pentito diverso tempo fa ed è, da un punto di vista logico, poco probabile un collegamento tra le vicende giudiziarie dell’ex affiliato ora collaboratore di giustizia e l’episodio dell’altro ieri. Ma in casi del genere il protocollo investigativo vuole che non si tralasci nessuna possibilità. Cosa che stanno facendo i poliziotti del commissariato Ponticelli, storicamente profondi conoscitori del territorio.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo