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28 Agosto 2021 - 16:27
NAPOLI. Sono stressanti i momenti che vivono dallo scorso maggio i concorsisti per i ruoli da Oss dell’ospedale Santobono, tra cui Katia De Vivo. Il nome della signora in questione, assieme a tutti gli altri concorsisti idonei ma non assunti, risulta nella graduatoria in attesa dell’assegnazione del rispettivo posto di lavoro. L’assunzione però è ostacolata dal sistema della “priorità cronologica”, cioè del procedere all’assunzione di tutti quei soggetti che risultano classificati in graduatoria da precedenti concorsi.
Prima del Santobono, hanno emanato bandi di concorso il Distretto Napoli 2, il Cardarelli e il Policlinico, quindi risulterà difficile l’assunzione in tempi rapidi per tutti i particepanti e vincitori di concorso. Ma tale meccanismo non è la vera piaga della questione, il vero problema è costituito dal fatto che alcuni posti risultano bloccati dagli “internali”, cioè soggetti che dovrebbero lavorare ad interim o a tempo determinato, che non hanno partecipato ad alcun concorso pubblico, ma sono stati assunti tramite agenzie convenzionate e, ai quali ancora una volta, hanno prorogato il termine di lavoro, rendendo de facto “organici” soggetti che non hanno partecipato ad alcun concorso, rischiando di violare la par condicio del sistema delle assunzioni pubbliche.
D’altro canto, meccanismi di tutele sindacali, rendono più difficile, se non impossibile, il termine del lavoro degli internali al fine di favorire gli idonei al concorso tenutosi lo scorso mese di maggio, considerato il fatto che gli internali hanno rivendicato le proprie prerogative con proteste anche accese con la sola motivazione di aver prestato servizio tanti anni. Inoltre, lo scorso 9 giugno, l’ospedale ha bandito una prova suppletiva, alla quale, come denunciato sempre dai concorsisti, hanno partecipato pochi soggetti che non si erano nemmeno presentati alla prova generale, una cosa vietata dal regolamento del concorso in questione e, dalla stessa data, l’ospedale non fornisce risposte chiare ed esaustive (i centralinisti ospedalieri rispondono, ormai per consuetudine, che la commissione d’esame è in ferie).
Una storia davvero assurda quella che ormai vivono circa 500 persone, vincitori di concorso e idonei, che meritano chiarezza e di essere ascoltati in questo momento cosi delicato per la nostra comunità, momento in cui le maggiori emergenze sono lavoro e salute.
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