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30 Agosto 2021 - 06:00
CASERTA. Prima gli insulti, poi uno spintone, forse qualche bicchiere di alcol di troppo. È passata da poco la mezzanotte quando in piazza Correra, nel centro di Caserta come al solito travolto dalla movida del sabato sera, inizia una rissa per futili motivi, scatenata con tutta probabilità da uno sguardo di troppo, anche se le indagini sul movente sono ancora in corso. La tragedia si consuma in un attimo: Gennaro Leone (nella foto), 18enne di San Marco Evangelista e giovane promessa del pugilato, viene colpito da una coltellata sferrata dal rivale - un 19enne della provincia di Napoli - che lo raggiunge a una gamba. Il taglio è stato inferto con un coltello a serramanico ed è profondo: ha reciso l’arteria femorale. Il ragazzo perde copiosamente sangue. Seguono attimi di panico: inizia un fuggi fuggi generale e anche l’aggressore riesce inizialmente a far perdere le sue tracce. Gli amici della vittima chiamano subito i soccorsi. I SOCCORSI. Gennaro Leone giunge al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, ma attorno alle 3,30 del mattino il suo cuore non regge più: Gennaro muore per arresto cardiocircolatorio provocato dalla perdita eccessiva di sangue. Tre le comunità in lutto: San Marco dove risiedeva, San Nicola, città d’origine della famiglia Leone, e Caserta dove frequentava la palestra con la quale aveva anche gareggiato in categorie giovanili ottenendo ottimi risultati. IL FERMO DEL 19ENNE. Le indagini iniziano immediatamente. A condurle sono i carabinieri della compagnia di Caserta che poco prima sono giunti sul luogo del dramma. Grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi delle telecamere di video sorveglianza, i militari dell’Arma della compagnia di Caserta, agli ordini dal capitano Pietro Tribuzio, chiudono subito il cerchio attorno all’aggressore: un giovane, coetaneo della vittima viene identificato e le ricerche iniziano subito. Fino a che, poco prima delle 19, il giovane viene fermato: si tratta un 19enne napoletano di Caivano, incensurato, identificato grazie soprattutto alle testimonianze delle persone presenti, tra cui gli amici della vittima, che lo avevano riconosciuto nonostante la fuga. Il ragazzo viene fermato dai militari casertani su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere e avrebbe ammesso le sue responsabilità: è apparso sotto choc, non essendosi probabilmente reso conto della gravità della ferita inferta a Leone e avendo appreso della morte del coetaneo solo ieri mattina.Il 19enne si trova ora nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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