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01 Settembre 2021 - 07:00
Blitz dei carabinieri emiliani con il supporto del colleghi del comando napoletano.Chiuso il cerchio sulla banda che mise a segno il colpo nel Modenese nel gennaio 2020
NAPOLI. È stato arrestato mentre stava per salpare a bordo di una nave crociera, al porto di Napoli, in direzione Malta. Il complice, invece, nella sua abitazione a San Severo in provincia di Foggia. I due uomini sono stati bloccati all'alba di ieri: erano ricercati da un anno e mezzo, perché accusati di aver messo a segno la rapina a mano armata al portavalori della società Coop Service commessa il 20 gennaio del 2020 all'interno del Centro Commerciale Grand’Emilia di Modena, oltre che di porto illegale di armi da sparo e di ricettazione. Si tratta di due uomini originari del Foggiano, arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Modena con il supporto dell'Arma territoriale di Napoli e Foggia e con il contributo dei reparti speciali messi a disposizione dalle legioni Carabinieri Puglia e Campania.
Tutto ha avuto inizio il 20 gennaio del 2020 quando una squadra dell'Istituto di vigilanza privata Coopservice incaricata di raccogliere l'incasso del centro commerciale Grand'Emilia veniva aggredita da tre rapinatori armati con il volto coperto da passamontagna i quali minacciando le due guardie (una ferma al posto di guida e una intenta a trasportare un carrello con i soldi), con fucili a pompa, erano riusciti ad impossessarsi sia del denaro (tre sacche contenenti in totale circa 150.000 euro), che le guardie giurate stavano per collocare nel furgone blindato, sia della pistola Beretta calibro 9 di una delle due guardie. A quel punto, la guardia ancora al posto di guida, ha reagito secondo le procedure previste per impedire la sottrazione degli altri valori presenti sul mezzo. Ha inserito la marcia, riuscendo ad allontanare il mezzo blindato dal luogo della rapina. I tre rapinatori, si sono dati così alla fuga a bordo di un'autovettura Alfa Romeo Giulietta di colore bianco con targa clonata risultata successivamente provento di furto avvenuto il 17 gennaio, tre giorni prima del colpo, in provincia di Campobasso. Il veicolo venne rinvenuto dai carabinieri a poco più di un chilometro dal luogo della rapina con l'abitacolo completamente cosparso e ricoperto di polvere bianca di un estintore allo scopo di cancellare eventuali impronte tracce biologiche.
Le indagini immediatamente avviate, coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena, sono state condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Modena. A partire dalla perquisizione dei mezzi, poi i numerosi filmati acquisiti dalle diverse telecamere di videosorveglianza, anche dei caselli autostradali, l'analisi dei tabulati telefonici, hanno consentito di raccogliere prove determinanti carico dei indagati. Gli investigatori hanno accertato che i due erano andati al centro per un sopralluogo prima del colpo a Modena e in una località del Foggiano in circostanze coincidenti anche con il furto dell'autovettura utilizzata per la fuga. Una svolta importante nelle indagini è avvenuta in seguito dell'arresto, a Torino, in flagranza di reato di un uomo che alla guida di un auto alla vista dei carabinieri si è dato alla fuga. Bloccato i Carabinieri hanno scoperto che sull'auto c'erano giubbotti antiproiettile, scaldacollo, guanti, armi, fucili a pompa, munizioni, targhe clonate, chiodi a tre punte. Elementi che, attraverso riscontri in ambito familiare, hanno portato a fare emergere collegamenti con gli autori della rapina. Il cerchio sui rapinatori era sempre più chiuso. Infine, gli investigatori sono venuti a conoscenza del fatto che uno dei due indagati si sarebbe imbarcato da Napoli per una crociera di 8 giorni nel mar Mediterraneo (Italia, Sagna e Malta), da qui l’accelerazione nelle indagini e l'ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura, eseguito ieri mattina. I carabinieri di Modena con la collaborazione dei carabinieri del Comando provincia di Napoli, che hanno svolto servizi di osservazione e pedinamento, hanno bloccato uno dei due prima che salisse a bordo.
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