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02 Aprile 2015 - 14:13
Il tentato omicidio a luglio scorso, nei guai Alfonso e Catello Esposito. Motivo della lite: il monopolio delle opere in marmo al cimitero
CASTELLAMMARE. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno arrestato, su ordine del Gip di Torre Annunziata, i fratelli Alfonso e Catello Esposito, rispettivamente di 25 e 26 anni. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due sarebbero i responsabili del tentato omicidio di Umberto Ingenito, avvenuto l'estate scorsa. I fratelli Alfonso e Catello Ingenito sono titolari, con il padre, della ditta Esposito Marmi, per loro il Gip ha disposto rispettivamente la custodia cautelare in carcere e la detenzione domiciliare. Le accuse sono tentato omicidio e porto illegale di armi in concorso.Le investigazioni, coordinate dalla Procura oplontina e condotte dal N.O.R. – Alquota Operativa della Compagnia carabinieri di Castellammare di Stabia, hanno permesso di raccogliere gravi indizi nei confronti dei due fratelli, i quali il pomeriggio del 5 luglio scorso, a Castellammare di Stabia, nello spazio antistante il laboratorio artigianale della ditta Esposito Marmi, al culmine di una lite esplodevano nei confronti di Umberto Ingenito, 38 anni e del socio Mario Sicignano Mario, 28enne, titolari della ditta Arte Marmi, più colpi di arma da fuoco, uno dei quali colpiva al bacino (zona lombo-sacrale) Ingenito, scampato alla morte solo grazie alla fuga a bordo di uno scooter ed all’immediato ricovero presso l’ospedale San Leonardo ove veniva sottoposto a un delicato intervento chirurgico per l’asportazione del proiettile. I motivi della lite sono da ricondurre alla rivalità commerciale tra le due ditte Esposito Marmi e Arte Marmi che puntavano a monopolizzare, gli uni a scapito degli altri, il fiorente mercato della realizzazione di tombe ed opere funerarie nel locale cimitero comunale.
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