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Non aveva né soldi né cellullare, 12enne accoltellata per sfregio da rapinatore in piazza Municipio

Non aveva né soldi né cellullare, 12enne accoltellata per sfregio da rapinatore in piazza Municipio

Vile aggressione ieri sera in piazza Municipio, la ragazzina rientrava a casa con due amiche

NAPOLI. Vile aggressione ieri sera nel cuore di Napoli, in piazza Municipio: balordo accoltella a una gamba una 12enne che disperatamente, e inutilmente, gridava a lui e al complice rapinatore di non possedere un telefono cellulare né soldi. È rimasta a terra, sotto choc, con il sangue che sgorgava dalla ferita mentre le due amichette che erano con lei, sotto choc, chiedevano aiuto a gran voce. 
Qualcuno è intervenuto subito e ora la piccola del rione Sanità è ricoverata a scopo precauzionale nell’ospedale Santobono:  nulla di grave per fortuna, ma lo spavento dove lo mettiamo? E poi c’è da chiedersi: cosa rende una parte della città così violenta, senza umanità verso i più deboli? Non è solo un problema di forze dell’ordine, ormai è chiaro. 
Aiuteranno probabilmente le immagini delle telecamere fisse di piazza Municipio, ma il timore è che si combatta contro i mulini a vento:  i rigurgiti di violenza metropolitana e l’uso di coltelli poco a tavola e molto nelle strade non lasciano spazio all’ottimismo.  Per quanto si possa impiegare al meglio il personale delle forze dell’ordine (e sicuramente il questore di Napoli e il comandante provinciale dei carabinieri lo faranno), pianificare i turni, presidiare i quartieri più a rischio, “saturare” i territori, nessun essere umano sano di mente può pensare alla presenza di un carabiniere, un poliziotto, un finanziere o un agente municipale in ogni angolo.  
I FATTI.  Erano le 19 circa quand’è scattato l’allarme in piazza Municipio. La 12enne stava passeggiando con le amiche, una coetanea e l’altra poco più grande, avviandosi verso casa dopo un pomeriggio di shopping in via Toledo. È ancora chiaro, ma il buio sta per incombere e le ragazzine avanzano il passo per non tardare ed essere rimproverate dai genitori. All’improvviso davanti a loro si parano due giovanotti: capelli alla moda, altezza media, età che sfiora i 18 anni o poco più. Ma lo spavento per le vittime è forte, facendo perdere loro lucidità,  quando nelle mani di uno dei due compare un coltello. “I cellulari, i cellulari”. Ma, anche se può sembrare strano, nessuna delle tre amiche lo ha. 
Allora il malvivente armato si accanisce su quella più vicina a lui e non le crede. Al punto che, per sfregio perché non si può spiegare in altra maniera razionalmente, la ferisce con un fendente alla gamba sinistra. 
Il resto lo si può immaginare: le grida, la fuga dei rapinatori, l’arrivo delle forze dell’ordine, la corsa all’ospedale dei familiari. Scattano le indagini, resta l’inquietudine di tutte le persone per bene.   

Luigi Sannino

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