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10 Settembre 2021 - 07:00
Omicidio o morte naturale con successivo occultamento, sotto torchio il figlio. Il cadavere di Eleonora Di Vicino, 84 anni, ritrovato in serata in via Marano
NAPOLI. Omicidio, morte naturale con successiva soppressione di cadavere o allontanamento volontario? Nel giallo di Pianura, scoppiato ieri all’ora di pranzo, nemmeno il reato è stato ancora chiarito e l’unica cosa certa è che manca ancora un cadavere riconoscibile.
Ma tutto ruota intorno alla scomparsa misteriosa di una anziana pensionata, Eleonora Di Vicino, 84enne madre di tre figli anch’essi avanti con gli anni, e al ritrovamento nel pomeriggio di un borsone dell’Ikea con all’interno resti umani in via Marano-Pianura, in un luogo indicato dal figlio Eduardo che avrebbe fornito parziali ammissioni. Per cui l’ipotesi più agghiacciante è che l’abbia ammazzata facendola a pezzi e cercando di nasconderli. Ma non si esclude che la donna sia morta anche per cause naturali e che, per motivi ancora oscuri e forse frutto di una mente instabile, lui abbia cercato di farla sparire cancellando ogni traccia. Mentre con il passare delle ore si è affievolita sempre più la speranza di un finale a lieto fine. Va precisato comunque che al momento le indagini sono in pieno svolgimento e non ci sono certezze sulle responsabilità. Un giallo, dunque, su cui indagano i carabinieri con il coordinamento della procura napoletana.
Ci sarebbero nella vicenda (il condizionale è d’obbligo perché le autorità hanno mantenuto per tutta la giornata un riserbo strettissimo) un testimone e un “sospetto”, interrogati a lungo nella caserma della compagnia Bagnoli insieme ad altri potenziali testi. Tra le persone sentite ieri c’erano anche i figli e non il marito in quanto la signora è vedova. Contemporaneamente sono partiti accertamenti di tipo scientifico e un sopralluogo nell’abitazione della presunta vittima, in via Comunale a Pianura, dove però non sarebbero stati trovati indizi riconducibili con certezza a un omicidio.
Si era sparsa la notizia di una motosega, ma sembrerebbe infondata così come tracce di sangue su un pavimento. Ma qualche particolare nell’appartamento avrebbe attirato l’attenzione degli investigatori al punto da focalizzare sempre di più l’attenzione sull’interno come possibile soluzione del caso. Quando poi, sono state scoperti i resti umani si è capito che, nel caso in cui appartenessero. La famiglia, interamente composta da persone incensurate, non ha collegamenti né parentele con la criminalità organizzata e dunque la pista camorristica è stata subito esclusa. Se si è trattato di omicidio, ma fin quando non si trova il cadavere o parti di esso che ne permettano l’identità, il movente potrebbe stare in un raptus o in una lite furiosa dall’epilogo tragico. Se invece si è verificata una morte naturale, resta da capire il perché del tentativo di far sparire i resti dopo aver fatto a pezzi il corpo. Le indagini sarebbero nate dalla denuncia di scomparsa della pensionata, circa due giorni fa, e si sarebbero sviluppate fino alla scoperta dei resti umani nascosti nella borsa dell’Ikea abbandonata poi in un terreno di via Marano. Punto di svolta probabilmente, dell’inchiesta su una vicenda inquietante qualunque sia l’esito degli accertamenti.
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