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Addio Laura, morta a 14 anni di tumore al cervello: «Aiutava chi soffriva del tuo stesso male»

Addio Laura, morta a 14 anni di tumore al cervello: «Aiutava chi soffriva del tuo stesso male»

Tragedia a Doncaster in Inghilterra, si è spenta nei giorni scorsi alla tenera età di 14 anni Laura Powell. La piccola aiutava chi soffriva del tuo stesso male tramite il suo canale youtuber 

“Piccola Grande Guerriera”, aveva soprannominato così il suo canale sul popolare sito di condivisione video online.

La ragazzina lottava infatti contro un tumore al cervello. Una malattia contro la quale ha lottato strenuamente, finché ha potuto provando ad aiutare altri pazienti nella sua stessa situazione.

La piccola è morta nei giorni scorsi. Ora i genitori sperano di continuare a diffondere il suo messaggio di speranza.

Laure si era vista diagnosticare quel tumore maligno al cervello quando aveva appena nove anni.

 

 

«Aiutava chi soffriva del tuo stesso male»

Come raconta fanpage.it, Laura era anche riuscita a sconfiggere quel male che però, solo 5 anni dopo, era tornato, stavolta senza lasciarle scampo.

A quel punto la giovanissima aveva deciso di fare qualcosa per altri: sul suo canale Youtube, Big C Little Warrior ovvero "piccola grande guerriera", dava una speranza a chi soffriva del tuo stesso male.

I genitori di Laura sperano ora di continuare a proporre quel messaggio attraverso la fondazione dell'organizzazione benefica Big C Little Warrior.

"Laura era una ragazza così determinata e teneva davvero molto alle persone. Nonostante tutto quello che ha passato, ha sempre cercato di fare il meglio delle cose e di aiutare gli altri", ha detto la mamma Annette.

 

 

 

Addio Laura, morta a 14 anni di tumore al cervello

Dopo il ritorno del cancro i familiari di Laura avevano deciso di affidarla all'istituto per cure palliative Bluebell Wood Children's Hospice.

"Essere al Bluebell Wood alla fine ci ha dato la possibilità di trascorrere insieme del tempo di qualità che altrimenti non avremmo avuto. – ha detto la mamma –

Non dovevamo preoccuparci di nient'altro: i nostri pasti venivano cucinati per noi, la famiglia poteva visitare e le infermiere aiutavano a prendersi cura di Laura.

Tutto è stato curato per noi". "Dopo anni passati anche come badanti, quella volta al Bluebell Wood significava che potevamo essere solo mamma e papà".

 

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