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Samuele, si indaga sul video TikTok: non era stato postato dal domestico

Samuele, si indaga sul video TikTok: non era stato postato dal domestico

Al vaglio dei pm la storia in cui il bimbo precipitato afferma “ti butto giù”. Pubblicazione partita da un parente

NAPOLI. Il presunto assassino di Samuele Gargiulo non sarebbe in alcun modo coinvolto nel video pubblicato e poi rimosso dai social, in cui il piccolo, a favore di telecamera, affermava: «Ti butto giù». Quella breve ripresa, nonostante la cancellazione da TikTok da parte dell’autore, è stata oggetto di un’indagine lampo da parte degli investigatori della Squadra mobile, i quali già ieri sono giunti alla conclusione che Mariano Cannio non sarebbe stato né l’“istigatore” né il regista materiale. La ripresa sarebbe stata invece realizzata da un parente dello sfortunato bimbo di via Foria. Ad ogni gli inquirenti ritengono che, almeno per il momento, dietro quelle immagini non si celi nulla di penalmente rilevante. La salma del bimbo resta intanto ancora sotto sequestro in attesa che venga eseguita l’autopsia. Quanto al 38enne di Forcella attualmente in stato di fermo, sarà celebrata questa mattina l’udienza di convalida davanti al gip, il quale dovrà stabilire se dare, o meno, seguito al quadro indiziario costruito dall’accusa. Sulla vicenda è intervenuta ieri anche la legale dell’indagato, la quale ha precisato: «Non ho ancora avuto la possibilità di parlare con il mio assistito.

C’è il divieto fino all’udienza di convalida». Così l’avvocato Carmen Moscarella, difensore d’ufficio di Mariano Cannio, il domestico accusato dell’omicidio del piccolo Samuele. Quanto al video circolato sui social media, nel quale il bambino di quasi quattro anni, dice “ti butto giù”, accompagnando la frase con un insulto dialettale, l’avvocato ha detto che «non è oggetto di contestazione, almeno per il momento. Se lo sarà, lo valuteremo». L’udienza di convalida sul fermo di Mariano Cannio, attualmente in isolamento nel carcere di Poggioreale, sarà celebrata questa mattina. Intanto i familiari della giovanissima vittima già da ventiquattro ore hanno “blindato” quasi tutti i propri profili social.

Una mossa quantomai necessaria per tutelare la propria privacy e tenere alla larga speculatori e occhi indiscreti, soprattutto dopo l’incontrollata diffusione di immagini e video che mostravano il piccolo Samuele nei più disparati momenti di vita privata: entrambi i genitori, almeno fino a quel maledetto venerdì scorsi, erano del resto estremamente molto attivi sui social network, soprattutto su TikTok, tanto da essere diventati delle piccole celebrità nella zona di via Foria. Quanto al fronte strettamente investigativo, anche nella giornata di ieri gli investigatori che stanno lavorando al caso hanno effettuato alcuni sopralluoghi in zona nella speranza di individuare qualche altra telecamera che possa aver inquadrato il momento in cui il piccolo Samuele è precipitato dal terzo piano. Le ricerche non avrebbero però fin qui dato esito positivo. Anche gli occhi elettronici della vicinissima caserma “Garibaldi”, pur essendo puntati verso lo stabile in cui vive la famiglia Gargiulo, non avrebbero registrato il momento in cui il bimbo e il domestico Mariano Cannio si trovavano insieme sul balcone.

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