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22 Settembre 2021 - 07:00
Lite mortale, i Legnante non convincono: passa la linea della legittima difesa.Colpo di scena al Riesame, il 46enne Luciano Divano torna a piede libero
NAPOLI. Lite con delitto al rione Traiano, il pizzaiolo arrestato e accusato per l’omicidio del cognato torna clamorosamente a piede libero. A poco più di un mese di distanza dall’atroce assassinio di Giuseppe Guida, Luciano Divano, titolare del locale “I tre monelli” di via Tertulliano, è stato infatti scarcerato dal tribunale del Riesame. I giudici della decima sezione del tribunale delle Libertà hanno deciso di dare pieno accoglimento alle argomentazioni difensive del suo legale, l’avvocato Gandolfo Geraci, il quale ha sostenuto e probabilmente dimostrato che il suo assistito ha in realtà agito soltanto per legittima difesa. La difesa ha inoltre evidenziato alcune incongruenze emerse dalle testimonianze rese dalle persone offese: alla rissa parteciparono infatti anche altre due persone, i fratelli Mattia e Pasquale Legnante, i quali rimasero feriti in maniera lieve.
Luciano Divano, 46enne pregiudicato, era stato fermato alla vigilia di Ferragosto con l’accusa di essere l’autore della coltellata costata la vita al 48enne Raffaele Guida. L’indagato è il titolare di una nota pizzeria-friggitoria della zona, locale davanti al quale si è consumata la spaventosa rissa che ha visto il coinvolgimento di altre due persone: i fratelli Mattia e Pasquale Legnante. Questi ultimi sono riusciti a cavarsela con una denuncia a piede libero, ma gli accertamenti sulla loro posizione, soprattutto dopo l’ultimo pronunciamento del Riesame, rischiano di essere tutt’altro che conclusi. La posizione del pizzaiolo era stata a lungo vagliata dalle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini sul caso. Divano, sottoposto a un lungo interrogatorio, aveva provato in ogni modo a professare la propria innocenza, ma gli elementi indiziari non avevano deposto a suo favore. Sarebbe lui, dunque, il responsabile della morte “Lello” Guida, l’uomo intervenuto in via Tertulliano per sedare la rissa in corso tra i Legnante e Divano, cognato tra l’altro proprio della 48enne vittima.
Sulla vicenda continua al momento ad aleggiare ancora il massimo riserbo investigativo, alcuni dettagli in merito al movente hanno però iniziato a trapelare. L’aggressione è avvenuta intorno a ora di cena in via Tertulliano,precisamente all’esterno della pizzeria-friggitoria “I tre monelli”, al civico 76. Una location che si è subito rivelata tutt’altro che casuale. Stando alle informazioni e alle testimonianze raccolte dalla Squadra mobile, i fratelli Legnante si sarebbero recati nel locale per chiarire a modo proprio una discussione che ormai da tempo si trascinava con il titolare, Divano, anch’egli noto agli archivi delle forze dell’ordine, oltre che esponente dell’omonima famiglia molto attiva nei traffici di stupefacenti tra Soccavo e Pianura. Nell’alterco si sarebbe quindi inserito Raffaele Guida, il quale ha poi avuto però la peggio. Quanto al movente, i Legnante (esponenti del gruppo di mala affiliato al clan Puccinelli-Petrone) sarebbero entrati in conflitto con il pizzaiolo per via di alcune foto pubblicate sui social: una ruggine mai sanata e finita nel peggiore dei modi.
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