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22 Settembre 2021 - 16:02
«Io mangio in napoletano, dormo in napoletano, respiro, scrivo e penso in napoletano, io faccio tutto in napoletano. Non l'avrei lasciata se in quegli anni la mia famiglia a Napoli fosse stata al sicuro, ma dopo quegli spari della camorra contro casa mia, per ben due volte, ho preso la decisione di andarmene e ora vivo a Roma dal 1986. A Napoli, comunque, ho casa e un mondo di affetti. E ora per le prossime elezioni io spero in Bassolino. Amo Bassolino non solo perché mi ha valorizzato quando nessuno lo faceva, ma perché sono certo che per Napoli possa fare ancora molto. Lui è nato sindaco, è nato con la fascia da sindaco». Nino D'Angelo, a dieci giorni dalle amministrative che interesseranno 1.192 comuni tra cui Napoli, racconta all'Adnkronos il suo auspicio ed esprime la sua gioia per la scelta di Antonio Bassolino di candidarsi per il ruolo di primo cittadino.
Le priorità di Napoli? «In testa c'è la disoccupazione. A Napoli è troppa. Poi al secondo posto la sicurezza. Al terzo posto le periferie, soprattutto in luoghi come San Pietro a Patierno. Un'altra priorità, infine, rendere Napoli sempre pulita. Questa è una grande responsabilità, anche perché Napoli ha dalla sua una grande forza turistica ed è bello che chi va a visitarla possa dire al rientro che è una città pulita».
«Sono diventato direttore del Teatro Trianon la prima volta - racconta il cantante - grazie a Bassolino. Possiamo dire che sono una sua scoperta. Quando non mi davano i teatri a Napoli, perché ero considerato un fenomeno troppo popolare e davo fastidio perché riuscivo a fare i dischi da solo, mentre altri investivano milioni per produrre gli artisti, ecco, allora Bassolino invece mi ha sempre appoggiato. E quando lui è stato sindaco abbiamo fatto tante cose belle, inclusi i tre concerti con Lucio Dalla. Lui ha fatto tante cose belle».
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