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05 Ottobre 2021 - 07:00
Paradisi fiscali, il boss degli Scissionisti nell’inchiesta “Pandora Papers”.Terreni e immobili acquistati in Spagna tramite un’azienda-cassaforte
NAPOLI. Individuato il paradiso fiscale del capo del clan degli Scissionisti. La maxi-inchiesta giornalistica “Pandora Papers” ha rivelato che il boss Raffaele Amato, alias “’a vecchiarella”, ha utilizzato una compagnia di fiduciari con base a Montecarlo per schermare la proprietà di una societàcassaforte inglese, che ha comprato terreni e immobili in Spagna. Amato è il capo degli Scissionisti, l’alleanza di clan secondiglianesi che fu al centro della sanguinaria guerra di camorra che ha ispirato il libro e la serie televisiva “Gomorra”.
Arrestato nel 2009 dopo anni di latitanza proprio in Spagna ed estradato in Italia, il boss Amato sta scontando una condanna definitiva a 20 anni di reclusione. I suoi fiduciari di Montecarlo, contattati più volte dal consorzio Icij, non hanno risposto alle domande e richieste di chiarimenti. Cinque anni dopo i Panama Papers, una nuova inchiesta giornalistica internazionale ancora più ampia svela le ricchezze nascoste nei paradisi fiscali da migliaia di potenti di tutto il mondo. Ci sono 35 capi di Stato o di governo. Più di 300 politici di oltre novanta nazioni: ministri, leader di partito, parlamentari. Insieme a generali, capi dei servizi segreti, manager pubblici e privati, banchieri, industriali. Le nuove carte, chiamate “Pandora Papers”, documentano una miriade di affari ricchissi mi con i nomi dei beneficiari, finora tenuti segreti. L’elenco degli azionisti schermati dal velo delle società offshore comprende il premier della Repubblica Ceca, il ministro olandese dell’Economia, l’ex capo del governo britannico Tony Blair, il Re di Giordania e presidenti in carica di Paesi come Ucraina, Kenya, Cile, Ecuador. Nella lista spiccano i nomi di molte celebrità dello sport, della moda e dello spettacolo.
Ma ci sono anche criminali. Ex terroristi. Bancarottieri. Trafficanti di droga. E boss mafiosi, anche italiani, con i loro tesorieri: e quest’ultimo è proprio il caso di Amato. Il boss arrestato nel 2009 e la cui storia ha contribuito a ispirare il film e la serie “Gomorra”, operava - riporta il “Miami Herald” - tramite una società di comodo, registrata in Gran Bretagna e usata per acquistare proprietà in Spagna poco prima di fuggire dall'Italia. Nonostante gli arresti e le condanne rimediate negli, il clan Amato-Pagano continua ancora oggi a rimanere sulla cresta dell’onda degli affari criminali, anche grazie a un’inedita strategia: rivolti a parenti acquisiti cui affidare la reggenza della cosca. Prova ne è l’incoronazione dell’ultimo ras degli Scissionisti, nipote indiretto proprio di Raffaele Amato “’a vecchierella”: Marco Liguori, arrestato pochi mesi fa. Della circostanza ha parlato Tsvetan Sabev detto “Sasà il bulgaro”, uomo di fiducia per la bonifica di microspie proprio di “Lello” Amato senior e a conoscenza di diversi segreti del clan: «Marco Liguori - ha messo a verbale - è attualmente reggente del clan, dopo le recenti carcerazioni di “Zia Rosaria” e Ciro Mauriello, per parentela. Ha sposato la nipote di Raffaele Amato ed è considerato il più affidabile nel ruolo».
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