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06 Ottobre 2021 - 15:59
Via al nuovo round sul futuro del sito Whirlpool di Napoli su cui pende una procedura di licenziamento collettivo, congelata al 15 ottobre, dei circa 300 lavoratori del sito di via Argine chiuso definitivamente dalla multinazionale americana del bianco.
Il governo ha messo sul tavolo, nello scorso incontro, un consorzio di aziende interessate a rilevare lo stabilimento Whirlpool per farne un hub della mobilità sostenibile. Al momento sarebbero 7 le società interessate.
I sindacati attendono dunque per oggi ulteriori e definitivi dettagli sull'operazione. Al tavolo, assente il viceministro allo sviluppo, Alessandra Todde, partecipa la segretaria tecnica del dicastero assieme ad Invitalia. Presente il responsabile relazioni industriali Whirlpool, Carmine Candeloro e i segretari nazionalei di Fim Fiom Uilm e Uglm.
CONSORZIO. Il Consorzio di aziende individuato da Invitalia e interessato a rilevare il sito Whirlpool di Napoli prende tempo: «nessun accordo potrà essere sottoscritto relativamente alla continuità occupazionale con Whirlpool per il 15 ottobre prossimo», giorno della scadenza della procedura di licenziamento collettivo. È questo, a quanto si apprende, quanto profilato al tavolo al Mise da Riccardo Monti che guida il pool di società interessate alla cessione.
«C'è bisogno di più tempo per definire il progetto», avrebbe spiegato di fronte alla perplessità dei sindacati che avevano espressamente chiesto una intesa alla scadenza della procedura di licenziamento collettivo per garantire il passaggio dei lavoratori in continuità.
AZIENDA. Whirlpool conferma la data del 15 ottobre prossimo per la chiusura della procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori del sito di via Argine a Napoli. Così la multinazionale, a quanto si apprende, avrebbe ribadito la volontà di chiudere i licenziamenti anche se il progetto del Consorzio per il rilancio del sito non arriverà per la stessa data. La procedura di licenziamento si sarebbe dovuta chiudere il 29 settembre scorso, poi prorogata in attesa di sviluppi sul fronte industriale.
INVITALIA. «Invitalia sta valutando la possibilità di impiego del fondo di salvaguardia qualora si trovi una modalità possibile di utilizzo». Così il ministero dello Sviluppo economico, a quanto si apprende, avrebbe risposto alle sollecitazioni dei sindacati relativamente alle garanzie finanziarie e industriali delle società interessate a rilevare il sito Whirlpool di Napoli. Sul tavolo del confronto tra le proposte avanzate al Consorzio quella della produzione di sedili per auto e bus. Bocche cucite sui nomi ma Whirlpool, avrebbe detto al tavolo, «sta condividendo una data room, e c'è stato anche un sopralluogo sul sito». I tempi però restano lunghi: «non riusciremo a riassorbire i lavoratori prima dei 12 mesi dall'entrata nel sito», ribadisce il Consorzio.
AMMORTIZZATORI. Sia il Mise sia il ministero del Lavoro starebbero considerando l'utilizzo di ammortizzatori da impiegare dopo il 15 ottobre, data in cui si chiuderà la procedura di licenziamento dei lavoratori Whirlpool di Napoli. Così il Mise e il ministero del Lavoro, a quanto si apprende, nel corso del tavolo con sindacati e azienda.
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