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28 Aprile 2017 - 11:48
L'abitazione pagata 17mila euro ma la cosca ne pretendeva altri 8mila. Arrestati Francesco Ceci, Vincenzo Birra e Domenico Di Pietro
NAPOLI. Vendono casa popolare lasciata da legittima assegnataria per 17mila euro po alzano la posta con i compratori. Tre uomini di Pianura ritenuti appartenenti o contigui al clan camorristico dei “Pesce-Marfella” sono arrestati per tentata estorsione aggravata da finalità mafiose. Si tratta di Francesco Ceci, 30enne, già noto, Vincenzo Birra, 53enne, già noto e Domenico di Pietro, 30enne, incensurato, arrestati in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli.
I carabinieri hanno accertato che nel novembre 2016 i tre erano riusciti a ottenere la disponibilità di un appartamento popolare nel quartiere, lasciato dalla legittima assegnataria che aveva deciso di trasferirsi altrove, in un posto più vivibile, e aveva riconsegnato le chiavi alle autorità preposte.
Lo scorso gennaio l’appartamento è stato “consegnato” dai 3 a un nucleo familiare che per entrarvi ha pagato a Francesco Ceci 17mila euro.
Il clan non si è però accontentato e le settimane successive sono state caratterizzate da continui tentativi di “alzare la posta”: avevano pagato troppo poco. dovevano sborsare altri 8mila euro.
Minacce, pedinamenti dei componenti il nucleo familiare, accerchiamenti con i motorini in mezzo alla strada, “bussate” incessanti e a tutte le ore al citofono, anche nel cuore della notte.
Il capofamiglia ha consapevolizzato di essere finito in una spirale senza fine e si è rivolto ai carabinieri.
Veloci indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, ed emissione delle misure cautelari subito eseguite, con i tre malfattori assicurati alla giustizia.
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