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12 Ottobre 2021 - 07:00
Agguato fallito a un’altra giovane dopo il ferimento di Ilaria Rizzo.ntanto nella notte nuovo allarme per una stesa in via Serra
NAPOLI. Un’altra stesa nella notte, ancora paura ai Quartieri Spagnoli. Dopo il fine settimana d’inferno nei vicoli tra via Toledo e il corso Vittorio Emanuele, un nuovo allarme è scattato nella parte alta del territorio e il pensiero degli investigatori è subito corso alle tensioni che sarebbero sorte tra 2 gruppi di giovani legati ad altrettante famiglie malavitose: gli Esposito e i Masiello. Ma non tutto ciò che sta accadendo nella zona è collegato, anche se il rigurgito di violenza criminale è impressionante. Proviamo a fare chiarezza. Prima dell’ultima “stesa”, tra via Gennaro Serra e il corso Vittorio Emanuele, si sono verificati un agguato fallito a una seconda donna e una scazzottata che ha coinvolto un uomo dei Saltalamacchia, tra sabato e domenica. Vicende che si aggiungono ai ferimenti di Ilaria Rizzo, 25enne incensurata fidanzata con il giovane emergente Vincenzo D’Avino (nipote del ras Antonio Esposito “’o pallino”), e di Luciano Barattolo, 20enne di via Solitaria nipote dei Mazzarella. Episodi che i poliziotti della Squadra mobile della questura e del commissariato Montecalvario, anche con l’aiuto di immagini di telecamere, stanno analizzando separatamente e congiuntamente per delineare con precisione i vari contesti in cui sono maturati. Ecco la ricostruzione dei drammatici eventi, partendo da sabato sera.
Poco prima della mezzanotte Ilaria Rizzo sta tornando a casa a piedi, ai Quartieri Spagnoli, dopo una serata al Pallonetto Santa Lucia. Cammina insieme a un cugino mentre a poca distanza, in via Gennaro Serra, c’è un’altra giovane donna. Il raid è fulmineo e contro le 2 ragazze vengono esplosi altrettanti colpi di pistola dal passeggero di uno scooter: prima alla 25enne, che è colpita alla gamba sinistra, e poi all’altra, che invece resta illesa. Alla polizia la vittima racconta che si è trattato di una tentata rapina e il congiunto conferma che lei spesso gira con un Rolex di valore. Quella sera però non l’aveva al polso e così il colpo fallisce.Le indagini scattano subito dopo l’arrivo di Ilaria, incensurata, all’ospedale. La pista battuta è quella della tentata rapina, ma con il passare delle ore gli investigatori non escludono l’ipotesi di un agguato mascherato. La 25enne è fidanzata con Vincenzo D’Avino, detenuto per la sparatoria nel piazzale dei Pellegrini.
Ma tra le forze dell’ordine più d’un esperto anticamorra ritiene che tra i gruppi di giovani di malavita dei Quartieri, legati rispettivamente agli Esposito e ai Masiello, siano scoppiate recentemente delle frizioni e così sarebbe maturato il ferimento della Rizzo: un messaggio trasversale o una vendetta ai danni di una persona estranea alla malavita, senza escludere la gelosia. Lo stesso movente avrebbe armato la stessa persona, semplice esecutore di un ordine, per gli spari contro l’altra giovane donna, tornata a casa prima dell’arrivo della polizia sul posto. Circa mezz’ora dopo la mezzanotte in vico lungo San Matteo nasce un violento diverbio per futili motivi tra Luciano Barattolo, 20enne di via Solitaria nipote dei Mazzarella, e un coetaneo che lui dice di non conoscere. Quest’ultimo le prende ma a un certo punto estrae un coltello e ferisce al fianco sinistro l’altro, costretto al ricovero ai Pellegrini in prognosi riservata. Non ci sarebbero collegamenti con la doppia sparatoria alle ragazze, così come nulla c’entra con tutto il resto la scazzottata tra un affiliato ai Saltalamacchia e un altro uomo, sembra ubriaco. Ma in questo caso la notizia proviene dal territorio non essendoci denunce né persone ferite che hanno chiesto aiuto al pronto soccorso.
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