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08 Maggio 2017 - 12:21
Il delitto nel 1996 nell'ambito della lotta tra i "Mazzacane" e i "Quaqquaroni". Decisivo per le indagini il contributo dei pentiti
CASORIA. La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato 3 persone ritenute responsabili dell'omicidio di Angelo Piccolo, ucciso a Casoria il 14 marzo 1996, reato aggravato dalla finalità mafiosa in quanto commesso con l'obiettivo di favorire il clan camorristico dei Belforte. I poliziotti hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, che ha coordinato le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta. I 3 destinatari dell'ordinanza sono ritenuti esponenti di spicco del clan Belforte: si tratta di Domenico Belforte, 59 anni, già detenuto, Felice Napolitano, 53 anni, già detenuto, e Gennaro Buonanno, 67 anni, già agli arresti domiciliari. Le indagini, spiega il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, hanno ricevuto "un determinante impulso dalle dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia", tra i quali Antonio Iovine e, dal 2015, Salvatore Belforte, esponente apicale dell'omonimo clan. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'omicidio sarebbe maturato nell'ambito della dura contrapposizione tra il clan Belforte, detto anche dei "Mazzacane", e il clan Piccolo, detto dei "Quaqquaroni", del quale la vittima era esponente apicale. Diversi gli eventi avvenuti nei due anni precedenti l'omicidio che gli investigatori considerano "prodromici" all'uccisione di Angelo Piccolo.
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