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Il Gambrinus dona l'equivalente di 400 caffé alla fondazione “Ciro vive”

Il Gambrinus dona l'equivalente di 400 caffé alla fondazione “Ciro vive”

La risposta ai vergognosi striscioni dell'Olimpico.

Angelo Pisani: «Cinque punti di penalizzazione alla Roma e campo squalficato»

NAPOLI. "Ecco la Pasqua della solidarietà. Il Gran Caffè Gambrinus - raccontano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza - ha deciso di regalare l'equivalente di 400 caffè sospesi all'associazione fondata da Antonella Leardi. Infatti in questi giorni sono stati in tanti a lasciare alla cassa dei sospesi per Pasqua nel solco della migliore tradizione napoletana. Prendendo spunto dall'ennesimo moto di generosità dei propri clienti la caffetteria ha deciso di sostenere le battaglie della madre di Ciro Esposito facendo una donazione extra all'associazione "Ciro Vive" che da tempo è sotto attacco di frange estremiste di destra e gruppi di tifosi facinorosi che tentano di delegittimarla perchè portatrice di valori sani e di fratellanza".
"Siamo rimasti sinceramente colpiti - spiegano i titolari Antonio e Arturo Sergio - dalla cattiveria che sta subendo questa donna che invece ha sempre e solo parole di amore e affetto per tutti nonostante il grande dolore che ha colpito lei e la sua famiglia. Per questo abbiamo deciso di dare anche noi un piccolo contributo alle sue battaglie e farle sentire l'affetto e la stima che noi come la stragrande maggiornaze dei napoletani nutriamo nei suoi confronti".

«La Roma tace mentre i suoi tifosi si sono mostrati ancora una volta violenti e discriminatori, nei fatti e nelle azioni. Viste le palesi responsabilità oggettive e le gravi violazioni, chiediamo pertanto al Coni e alla FGCI - insiste l'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di Ciro Esposito - un intervento urgente e fermo secondo i noti principi della UEFA No Razzismo, No Violenza verbale e materiale nel Calcio, applicando secondo le regole europee 5 punti di penalizzazione per la Roma e la squalifica dello Stadio Olimpico di Roma». «In ogni caso - annuncia l’avvocato - adiremo comunque tutte la Autorità competenti e gli organi UEFA per il rispetto della legalità e dei valori dello sport». «Se la FGCI colpevolmente non combatte in maniera fattiva e concreta la violenza verbale e materiale della Roma secondo le regole UEFA - conclude Pisani - sarà ritenuta responsabile di eventuali reazioni, seppur ingiustificate, da parte dei tifosi d’Italia super indignati».

 

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