Palloncini, rabbia e lacrime: l'addio a Michele Ciaravolo

TORRE DEL GRECO. Una folla commossa ha preso parte ieri mattina al funerale di Michele Ciaravolo, il 19enne di Torre del Greco rimasto ucciso nella notte tra giovedì e venerdì in un drammatico incidente stradale a Boscotrecase. 

L’esequie del giovane corallino si sono svolti nella  chiesa evangelica Adi di via Poggio Sant’Antonio, traversa attigua alla più trafficata via Nazionale: nel quartiere Sant’Antonio della periferia di Torre del Greco. Tantissimi gli amici del diciannovenne che si sono stretti intorno al dolore della mamma Raffaella e il padre Luigi Ciaravolo, il fratello di Michele, Salvatore e la sorella Valentina. 

Dopo la funzione un lungo e silenzioso corteo funebre, in testa i familiari e gli amici che sventolano palloncini azzurri, il colore del Napoli, la sua squadra preferita, ha attraversato le strade del quartiere avvolto in un insolito silenzio. Nessuno riesce a parlare, sono tutti ancora sotto choc. 

Sulla dinamica dello schianto fatale costato la vita a Michele c’è un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata, che sta lavorando per ricostruire gli quanto accaduto sul quella strada maledetta, più volte protagonista di incidenti gravissimi. Stando alla ricostruzione emersa dai video rinvenuti dagli inquirenti negli smartphone dei sette ragazzi coinvolti nell’incidente, la causa scatenante è stata ancora una volta l’alta velocità che ha reso impossibile l’arresto del veicolo in sorpasso prima dello schianto. 

La prima ricostruzione ha dunque ipotizzato che la vettura con a bordo Michele Ciaravolo, passeggero posteriore morto sul colpo, in fase di sorpasso, ha invaso la corsia opposta e non avendo il tempo materiale per ritornare sulla propria, si è schiantata in una violenta collisione frontale con un’audi A6 di colore bianco, che proseguiva lungo il suo senso di marcia.  

Carla Cataldo