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Manfredi alla prova del Consiglio con la maggioranza già agitata

Manfredi alla prova del Consiglio con la maggioranza già agitata

NAPOLI. È la settimana del primo consiglio comunale dell’amministrazione Manfredi. Non c’è ancora la definizione della data ma con ogni probabilità nella settimana che inizerà oggi ci sarà la prima riunione dell’assise cittadina. I consiglieri comunali sono stati proclamati e il “consigliere anziano”, termine con cui viene definito l’eletto che ha conseguito più preferenze, potrà procedere alla convocazione dell’assise. Per il primo cittadino è necessario convocare al più presto la prima riunione così da rendere operativa l’assise e procedere all’approvazione in aula del bilancio consolidato, documento contabile necessario anche per poter ufficializzare le nomine del capo di gabinetto e del direttore genrale di Palazzo San Giacomo. I nomi sono già pronti da tempo: si tratta di Pasquale Granata come dg e Maria Grazia Falciatore come capo di gabinetto, entrambi provenienti dalla Regione Campania.

IL NODO PRESIDENZA. Per arrivare a questo risultato, però, bisognerà prima riuscire a superare l’ostacolo del primo consiglio Sono molti i membri dell’assise che cominciano ad avvertire i primi mal di pancia perchè nelle prime battute di questa nuova amministrazione si avverte scarsa considerazione da parte del sindaco all’assise comunale. E i mal di pancia si iniziano a manifestare già sulle scelte da fare nella prima seduta: vale a dire la votazione sul presidente del consiglio comunale del vicepresidente che spetta alla maggioranza. I neo-eletti di Gaetano Manfredi aspettano di essere consultati. In pole per la guida dell’assise comunale resta l’eletta del Partito democratico Enza Amato ma a sentire i consiglieri è evidente che c’è bisogno prima di compattare la maggioranza per arrivare alla sua elezione e per stabilire, senza spaccature, a chi andrà la vicepresidenza di maggioranza (per prassi l’altro vicepresidente è attribuito all’opposizione) a cui puntano sia il gruppo Manfredi sindaco che il Movimento 5 Stelle. Per i consiglieri comunali la questione è soprattutto di metodo: vogliono essere maggiormente coinvolti. La necessità di coinvolgere la maggioranza nell’azione di Governo si sentirà poi con ancora maggior urgenza in vista della seconda seduta dell’assise, durante la quale con ogni probabilità si dovrà discutere il bilancio consolidato.

LA FORMAZIONE DEI GRUPPI. Intanto, in vista del primo consiglio comunale, c’è ancora da risolvere il problema relativo alla formazione dei gruppi. Oltre a Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Manfredi sindaco, infatti, le altre liste che hanno sostenuto l’ex rettore hanno la necessità di accorparsi per formare i gruppi all’interno dell’assise. L’unica eccezione è rappresentata da Centro democratico che in virtù della rappresentanza parlamentare potrà comporre il suo gruppo anche l’unico consigliere eletto, Carlo Migliaccio. Pronto il gruppo “deluchiano” composto dai due eletti di Napoli Libera Nino Simeone e Massimo Cilenti e dal consigliere eletto con Adesso Napoli Gennaro Rispoli. Tramonta, quindi, l’ipotesi di un largo gruppo centrista sulla quale ragionava il governatore De Luca. A sinistra i due eletti di Napoli solidale Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi sono vicini alla chiusura dell’intesa con Luigi Carbone di Europa Verde. Restano da definire le posizioni dei due consigieri di Azzurri per Napoli Annamaria Maisto e Massimo Pepe, dei due eletti di Noi campani per la città Roberto Minopoli e il consigliere eletto nella lista dei Moderati Luigi Grimaldi. Quest’ultimo potrebbe abbinarsi ad una delle due liste sopra citate, più probabilmente ai due eletti di Noi campani per la città. Rischia di restare senza gruppo la lista Azzurri per Napoli che potrebbe chiedere a Manfredi sindaco di far passare dalla loro parte uno dei cinque consiglieri eletti così da poter formare il gruppo.

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