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10 Novembre 2021 - 07:00
Mario Tufano era intervenuto dopo un incidente stradale del figlio.La 33enne colpita a una caviglia da proiettile vagante resterà claudicante
NAPOLI. È intervenuto in soccorso del figlio, che in sella a un motorino aveva investito una donna, ma non si è limitato a una comprensibile difesa da genitore. Mario Tufano, 37enne di salita Capodimonte con precedenti di polizia ma senza accuse di camorra a carico, è andato ben oltre. Ha sferrato un pugno a un cittadino russo che aveva bloccato il minorenne in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine e dopo averlo minacciato è tornato ai Vergini sparando più volte. Ha colpito di striscio a un braccio il moscovita, a Napoli da tempo, e ferito a una caviglia una 33enne ucraina residente in zona che usciva da un market con la spesa. Nell’assurda vicenda di violenza è lei ad aver avuto la peggio: nonostante le cure dei medici dell’ospedale dei Pellegrini, probabilmente resterà zoppa.
Il caso è stato risolto a tempo di record dai poliziotti della sezione Falchi della Squadra Mobile della questura guidata dal dirigente Alfredo Fabbrocini (coordinati dal vice questore Luigi Vissicchio di turl’indirizzo del cittadino straniero che, ferito a un braccio e a una gamba, si è riparato in un esercizio commerciale. Mario Tufano (comunque da ritenere innocente fino a eventuale condanna definitiva)’indagato lo ha inseguito e, una volta all’interno, ha continuato a sparare ferendo alla caviglia destra una 33enne ucraina che proprio in quel momento usciva dal market con le buste della spesa in mano. Sabato notte i poliziotti della Squadra mobile della questura e del commissariato San Carlo Arena hanno rintracciato il “sospetto”, facendo scattare le manette per tentato omicidio, spari in luogo pubblico e lesioni.
L’altro ieri il gip ha convalidato il fermo applicando per Mario Tufano la custodia cautelare in carcere. sera) e dai colleghi del commissariato San Carlo Arena. Investigatori esperti che ben conoscono il territorio: hanno acquisito rapidamente le testimonianze delle vittime e le immagini di 2 esercizi commerciali, individuando il “sospetto” e rintracciandolo nella notte a casa. Dove la perquisizione di rito ha consentito di raccogliere altri indizi utili a far scattare il fermo di polizia giudiziaria: alcuni capi d’abbigliamento corrispondevano a quelli indossati da Mario Tufano poche ore prima.
IL FATTO. Ecco la ricostruzione della vicenda. Venerdì sera un 49enne russo, dopo aver assistito a un incidente stradale nel corso del quale un giovanissimo, in sella a un motociclo, aveva investito una donna in via Vergini, ha soccorso la vittima e trattenuto il conducente impedendogli di allontanarsi. In quei frangenti, probabilmente avvertito via telefono, è giunto il padre del ragazzo il quale, dopo aver sferrato un pugno all’uomo, si è allontanato minacciandolo che di lì a poco sarebbe tornato. Così è successo: l’aggressore è ricomparso sul posto armato di una pistola calibro 7,65 e ha esploso alcuni colpi al
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