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Palomba si presenta: «Lavoro, sicurezza e movida le priorità»

Palomba si presenta: «Lavoro, sicurezza e movida le priorità»

 Il nuovo prefetto: «Ho trovato una città in ripresa, affronteremo problemi in maniera costruttiva e concreta»

NAPOLI. Un rapporto costante con «le associazioni, i commercianti le parrocchie, l’ufficio scolastico regionale» per meglio affrontare il complesso tema della «movida», uno dei punti cardine del comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale convocato per domani. Il nuovo prefetto di Napoli Claudio Palomba, 61 anni con precedenti esperienze a Rimini e Torino e ora successore di Marco Valentini andato in pensione, nel suo primo incontro con la stampa dopo il suo recente insediamento fa capire subito di aver compreso come la questione del divertimento notturno dei ragazzi e di tutto ciò che ne consegue rappresenti una bella gatta da pelare. Coniugare il legittimo diritto allo svago e quello della vivibilità dei residenti del centro storico, del Vomero o di Chiaia, appare impresa improba. Già domani nella riunione di domani Palomba insieme alle forze dell’ordine e ai vari livelli istituzionali – Comune di Napoli, diverse Municipalità e Regione Campania – il prefetto verificherà quali opzioni adottare per tentare di diminuire il caos attorno ai locali e alle piazze e placare le ire degli abitanti. «Le ricette sulla movida non sono semplici perchè vede contrapposti gli interessi dei residenti, degli amministratori di condominio, degli esercenti, dei giovani a divertirsi. Ho già incontrato l’assessore De Iesu sul punto: vanno verificate le condizioni di alcune zone» dice il nuovo prefetto. Nella sua precedente esperienza di prefetto a Torino Palomba aveva deciso, a seguito dell’incontro con alcune associazioni locali, di pedonalizzare alcune aree scelte per lo svago. Replicare questo modello a Napoli appare però più complicato. Questo perchè «qui gli spazi sono abbastanza ristretti. Il controllo dei varchi richiede risorse umane (non di rado insufficienti ndr.). È mia intenzione – preannuncia il prefetto – stare tanto tempo in strada, andare a vedere di persona per poi confrontarmi a breve con le associazioni, le parrocchie, i vari rappresentanti di categoria, le forze dell’ordine per un accordo integrato sulla sicurezza per il governo del territorio». Un modo anche di rispondendo favorevolmente alla richiesta di collaborazione tra le parti lanciato dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.

LAVORO E VERTENZA WHIRLPOOL. Non c’è di certo solo la movida. Per il neo prefetto di Napoli la priorità si chiama «lavoro. Sono preoccupato soprattutto per la vicenda degli operai Whirlpool». Le proteste di questi mesi, la povertà sempre più diffusa e la pandemia hanno contribuito a diffondere a macchia d’olio il dramma dell’assenza di prospettive di migliaia di persone, giovani e non. «C’è preoccupazione soprattutto per i lavoratori Whirlpool. Quando ci sono circa 400 famiglie in difficoltà, allora bisogna intervenire. Già lo scorso venerdì abbiamo tenuto un incontro con il sindaco Manfredi e il ministro del Lavoro Orlando sulla questione occupazionale» ricorda il prefetto rievocando quel pomeriggio caldo di incontri con rappresentanti sindacati e di vari comparti lavorativi corredato da tensioni all’esterno del Palazzo governativo territoriale tra gruppi di disoccupati e forze dell’ordine.

L’APPROCCIO ALLA CITTÁ. «La città l'ho trovata in ripresa pienamente e mi fa piacere, ma i problemi ovviamente ci sono e li affronteremo in maniera costruttiva cercando di dare soluzioni concrete, anche a piccoli passi, ma è fondamentale perché dà senso di fiducia nelle istituzioni ai cittadini», ha detto inoltre Palomba, che ha già incontrato nei giorni scorsi il primo cittadino Gaetano Manfredi, il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca, in ottica dello spirito di collaborazione istituzionale ha ospitato martedì sera in un ristorante del Lungomare tutti gli altri prefetti delle altre province della Campania Napoli, dove «sono nato e dove torno a lavorare», e l’intera area metropolitana sottolinea ancora Palomba «pululano di attività, ma va contrastato l'inquinamento della criminalità con lo sforzo comune e spirito di squadra di istituzioni e privati» votati alla «legalità. Ci sono progetti per rendere le scuole sicure e per il controllo dei territori. Si andrà avanti con progettualità come va portata avanti la prevenzione amministrative lavorando con i Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive ndr.) dei Comuni».

SETTIMANA PROSSIMA A SCAMPIA CON MANFREDI. Tra gli incontri che il neo prefetto di Napoli Claudio Palomba ha tenuto dal suo arrivo in cittàc'erano le associazioni di Scampia. «E con il sindaco Manfredi - ha detto Palomba ci siamo ripromessi che entro la fine del mese andremo lì per dar dei segnali di attenzione e dove ci sono dei problemi li andremo a verificare e questo quando parlo delle periferie». Le esigenze delle città della provincia di Napoli e delle periferie ritenute più difficili del capoluogo saranno in cima all’agenda del prefetto Palomba, viste le emergenze che le attraversano. Il prefetto non vuole trascurare l’enorme apporto dato dal «mondo del volontariato. Vorrei porre l’attenzione l’ambito riguardante le fragilità e trovare soluzioni per l’ospitalità» di persone senza fissa dimora e dalla situazione personale alquanto precaria. E poi c’è il colore sbiadito del decoro urbano a Napoli. Il prefetto dice di aver già avviato un approfondimento sulle condizioni di «piazza del Plebiscito» e di aver già «visitato la Galleria Vittoria» a tutt’oggi chiusa. Di rimando, ecco la questione dell’ausilio di un numero sufficiente di forze dell’ordine a disposizione per il presidio della città, senza trascurare i diversi annunci sull’arrivo di nuove risorse tramite decisione del Viminale. «Abbiamo affrontato marginalmente il punto – ammette Palomba – le criticità sull’organico sino ad ora non ci sono state segnalate. So che ci sono delle problematiche sulla Polizia municipale».

 

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