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Prete coraggio accusa il killer: stanato il pistolero dei Calone

Prete coraggio accusa il killer: stanato il pistolero dei Calone

 Il 22enne è sospettato di aver ferito a colpi di pistola l’estate scorsa il rivale Michele Ortone.Blitz a Pianura, Antony Junior Lopes in manette con l’accusa di tentato omicidio

NAPOLI. Un nuovo blitz per iniziare a ricomporre le mille tessere dell’ultima faida di Pianura. Dopo quattro mesi di indagini, gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli hanno chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Antony Junior Manuel Lopes, 22enne vicino al clan Calone-Marsicano, sospettato di essere l’esecutore materiale del tentato omicidio di Michele Ortone, il giovane ferito l’estate scorsa al culmine di quello che - a suo dire - sarebbe stato un tentativo di rapina finito male. Il nome di Lopes appena ieri era tra l’altro rimbalzato sulle colonne del “Roma” per via del suo presunto coinvolgimento nel ferimento di Vincenzo Scodellaro, gambizzato nel settembre 2020: per questa vicenda il giovane pistolero resta però indagato a piede libero. La versione fornita da Ortone, ferito il 3 luglio scorso, è apparsa subito claudicante agli investigatori della polizia di Stato.

I detective si sono dunque messi al lavoro setacciando le telecamere della zona e raccogliendo un gran numero di voci confidenziali. La svolta sul caso, stando a quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita mercoledì sera, è però arrivata grazie alla testimonianza di un coraggioso parroco del quartiere che, ascoltato dalle forze dell’ordine, non ha esitato a raccontare quanto accaduto quella sera. Si è così scoperto che il ferimento di Ortone è in realtà avvenuto nel corso dell’ennesima stesa e che tra gli uomini del commando avrebbe fatto parte proprio Antony Junior Manuel Lopes. Le indagini sono però tutt’altro che concluse. Dalla lettura del provvedimento si apprende infatti che alla micidiale incursione armata avrebbero preso parte anche altre trpersone, i cui volti e nomi restano però al momento un enorme punto di domanda. Lopes da ieri si trova intanto nella casa di reclusione di Secondigliano, in attesa di sfilare davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Lopes, stando a quanto di recente sostenuto dal neo pentito Yuseff Aboumouslim, sarebbe molto vicino al ras Antonio Calone, tanto che quest’ultimo l’avrebbe “prestato” agli alleati del clan Esposito di Bagnoli per compiere l’agguato ai danni di Vincenzo Scodellaro, picchiato e ferito a colpi di pistola per un debito non onorato.

Tornando invece alla vicenda oggetto dell’ultima inchiesta, Michele Ortone, 22enne di Pianura, era stato centrato da un colpo di pistola mentre si trovava - a suo dire - alla guida del proprio scooter. Giunto sanguinante, ma vigile e con i propri mezzi, al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, il giovane aveva sostenuto di essere stato vittima di un tentativo di rapina vicino allo Stadio San Paolo. Una versione dei fatti, la sua, che da subito non ha convincere più di tanto gli investigatori ai quali è stato affidato il caso. Nonostante la giovanissima età quello di Ortone è già un volto ben noto agli archivi delle forze dell’ordine. Alla fine dello scorso anno il presunto specialista delle truffe informatiche era stato arrestato dopo l’accoltellamento dell’amico: il ferimento, ripreso in un video, fece poi anche il giro del web.

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