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16 Novembre 2021 - 07:00
I giudici escludono l’accusa associativa per i ras Petrozzi: assolti.Traffico di droga per i Di Lauro e gli Scissionisti: 25 condanne
NAPOLI. Per gli inquirenti della Dda sarebbero stati loro a invadere per anni le piazze di spaccio di mezza Napoli e del Casertano con droghe di ogni tipo: dalla cocaina al crack, passando per l’hashish. Il tutto sotto l’ala protettiva dei clan Di Lauro, prima, e degli Amato-Pagano, dopo la stagione della prima faida di Scampia e Secondigliano. Nonostante un quadro indiziario apparentemente granitico, nel novembre del 2014 la Procura era però riuscita a ottenere soltanto otto arresti a fronte di oltre quaranta richieste di custodia cautelare. Un mezzo flop, nonostante il quale l’iter giudiziario - pur con una certa lentezza - è comunque riuscito ad arrivare a un primo punto di approdo: giudici della settima sezione penale del tribunale di Napoli hanno infatti inflitto 25 condanne ai presunti narcos, broker e spacciatori in odore di camorra. Non sono però mancati alcuni importanti colpi di scena, come le assoluzioni dei presunti ras Antonio Petrozzi, Anna Petrone, Meola Salvatore (difesi dagli avvocati Gennaro Pecoraro e Andrea Taglioni) e Ciro Petrozzi, tutti prosciolti dall’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Al termine del processo di primo grado celebrato con il rito ordinario, i giudizi della settima sezione hanno inflitto qualcosa come due secoli di carcere. Questo, nel dettaglio, il verdetto di condanna: Elvira Aiello, 8 anni in continuazione con altra sentenza; Patrizia Brancaccio, 6 anni in continuazione con altra sentenza; Rosario Contestabile, 4 anni;
Caterina Costabile, 8 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Maria Rosaria Costabile, 7 anni; Errico D’Auria, 17 anni e 6 mesi in cont Diego Febbraro, 13 anni in continuazione con altra sentenza; Massimo Fico, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Luigi Iaccarino, 17 anni in continuazione con altra sentenza; Massimo Leone, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Angela Loasses, 6 anni in continuazione con altra sentenza; Caterina Maoloni, 7 anni; Giuseppe Maoloni, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Monica Maoloni, 7 anni; Pietro Maoloni, 21 anni e 8 mesi in continuazione con altra sentenza; Raffaele Mosella, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Armando Pianese, 5 anni in continuazione con altra sentenza; Antonio Riccio, 5 anni in continuazione con altra sentenza; Ciro Saggese, 4 anni e 6 mesi; Gennaro Santoro, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Lucia Tirino, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza; Alfredo Toro, 4 anni; Gennaro Toro, 4 anni; Massimo Tortora, 4 anni e 6 mesi;
Chukwudi Odinkemere, 7 anni e 6 mesi in continuazione con altra sentenza. Per Sonia Brancaccio, Caterina Costabile, Antonio Fabozzi, Raffaele Mosella, Antonio Russo e Antonio Vallinoti i giudici hanno stabilito di non dover precedere per sopravvenuta prescrizione in ordine all’accusa di spaccio. Non sono infine mancate le assoluzioni parziali o totali, come nel caso di Rosario Contestabile, Antonio Fabozzi, Salvatore Meola, Anna Petrone, Antonio Petrozzi, Ciro Petrozzi, Antonio Russo, Ciro Saggese, Vincenzo Saggese e Massimo Tortora, Elvira Aiello, Giuseppe Maoloni, Chukwudi Odinkemere (nel caso di quest’ultimo perché il fatto non sussiste), Sonia Brancaccio, Armando Pianese, Antonio Riccio per non aver invece commesso il fatto. Tutti i narcos imputati, tranne quelli già detenuti per altra causa, hanno affrontato il processo a piede libero
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