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17 Novembre 2021 - 11:30
E' ufficiale, il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di diversi lotti di uova fresche a marchio “ALLEVAMENTO FALCO S.R.L.-GINO” dell’azienda ALLEVAMENTI FALCO S.R.L. per la presenza di una contaminazione microbiologica e nel dettaglio per “RISCHIO GRAVE PER LA SALUTE DEI CONSUMATORI PER PERICOLO DI SALMONELLA ENTERITIDIS”.
Il provvedimento riguarda le confezioni da 6 e 30 uova dal lotto 21-23-24-28-29/11 con scadenza o termine minimo di conservazione del 21-23-24-28-29/11-24 e lotti 5-7-8-10/12/2021 con scadenza o termine minimo di conservazione del 1,5,7,8,10/12/2021.
Le uova fresche richiamate sono state prodotte dall’Azienda Avicola ALLEVAMENTI FALCO S.R.L. nello stabilimento di ARIENZO in provincia di Caserta in via Fontana Vecchia 15. Per precauzione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando le istruzioni del Ministero della Salute, raccomanda di non consumare le uova con i numeri di lotto indicati e restituire al punto vendita d’acquisto. La Salmonella enterica, conosciuta in precedenza come Salmonella cholaeresuis, è un batterio gram-negativo, flagellato, a forma di bastoncello che appartiene al genere delle Salmonelle. Molti casi di salmonellosi sono causati da cibo infettato da Salmonella enterica, che spesso infetta bovini e pollame, insieme ad alcuni animali domestici, tra cui i gatti e i criceti, che si sono dimostrati portatori di tale infezione nei confronti degli uomini.
Tuttavia alcune ricerche nei sacchetti degli aspirapolvere hanno dimostrato che i gatti domestici hanno un ruolo come riserva di batteri; questo risulta più probabile se chi ha contatti con il gatto ha contatti con possibili fonti di infezioni come nel caso di chi lavora con capi bovini o chi lavora in cliniche veterinarie. Il pollame ruspante e le uova di oca possono contenere batteri di Salmonella enterica, principalmente nell'albume, anche se non tutte le uova sono infettate. Durante la maturazione delle uova a temperatura ambiente tuttavia, il batterio può provocare la rottura della membrana del tuorlo e invaderne così il contenuto. La refrigerazione e il congelamento non uccidono completamente i batteri ma sostanzialmente ne rallentano o ne alterano la crescita.
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