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Whirlpool Napoli, parlamentari scrivono a Draghi

Whirlpool Napoli, parlamentari scrivono a Draghi

«Non c'è più tempo e va individuata una soluzione necessaria per il mantenimento dei livelli occupazionali del sito di Napoli e per favorire la ricerca di una soluzione industriale che metta in sicurezza il futuro lavorativo di centinaia di famiglie, per di più in un'area del paese già fortemente colpita da processi di deindustrializzazione e con una presenza di molteplici sofferenze di carattere sociale». La richiesta arriva con una lettera aperta indirizzata al premier Mario Draghi, da un folto drappello bipartisan di Deputati e Senatori in vista del prossimo round di venerdì 19 novembre.

«Chiediamo per questo a Lei e ai Ministri competenti di intervenire affinché si trovi una soluzione adeguata a questo vero e proprio dramma sociale, adottando tutte le iniziative opportune al fine di ridefinire il progetto di organizzazione che garantisca l'attuale presenza industriale sul territorio napoletano, con l'obiettivo di salvaguardare e incrementare i livelli occupazionali, sostenendo credibili progetti industriali per la rigenerazione economica e produttiva dello stabilimento industriale di Napoli» dicono ripercorrendo la storia del sito di via Argine e sottolineandone l'impatto occupazionale che tra diretti e indotto colpisce circa 1000 lavoratori.

Una scelta che resta, concludono, «incomprensibile alla luce del fatto che il mercato degli elettrodomestici offre dati incoraggianti, come dimostrato dagli investimenti di Whirlpool e anche degli altri competitor come Candy ed Electrolux». 

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