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20 Novembre 2021 - 14:59
Anche il "ROMA" partnership dell'iniziativa con istituti scolastici e rappresentanti delle associazioni civiche. Per i gruppi di minoranza in consiglio comunale, questo progetto del sindaco Cimmino è "discutibile"
CASTELLAMMARE DI STABIA. Un minuto di silenzio per onorare due cittadini coraggiosi che hanno detto "no" al "pizzo di Natale" che la camorra impone nel periodo che anticipa le feste dicembre. In piazza Giovanni XXIII, a Castellammare di Stabia, sono stati applauditi Michele Cavaliere e Raffaele Pastore, commerciante di Gragnano e imprenditore di Torre Annunziata, 25 anni fa uccisi dai clan. E' stato don Ciro Cozzolino, parroco della Santissima Trinità di Torre Annunziata e referente locale di “Libera Contro Le Mafie", a chiedere questo momento di riflessione. "Ma oggi - ha poi detto don Cozzolino - non è come a quei tempi. Perché, adesso, le istituzioni sono affianco a chi denuncia". Sul palco, anche il parroco della Chiesa della Madonna di Lourdes, a Castellammare di Stabia, don Gennaro Giordano, che vive da tre anni le vicende di emarginazione e criminalità del quartiere popolare Cmi. Insieme hanno testimoniato sul palco sconfitte ma anche storie di recupero e rinascita a nuova vita per chi ha rinnegato il passato di illegalità. Don Gennaro Giordano ha fatto distinzione sul "vaccino, che è prevenzione" e le "cure, che sono possibili e necessarie per chi il male lo ha già contratto", poi ha concluso auspicando che ciascuno - dopo l'incontro pubblico - diventi "vaccino e anche cura per chi oggi qui è assente e però può ravvedersi e cambiare". I parroci sono stati intervistati dall'assessore alla Cultura Diana Carosella. L'occasione è stata creata dal sindaco Gaetano Cimmino che, insieme all'amministrazione comunale, ha dato avvio a una serie di incontri con studenti, associazioni, imprese e forze dell'ordine e con rappresentanti della Chiesa che ogni giorno vivono e lottano con chi si pone al limite o in contrasto con la legalità. Si è parlato di pizzo, usura ma anche di zoomafie - lo ha fatto Anna Chiara Favoloro de “La Voce del Branco”, in rappresentanza del Forum delle Associazioni - e di crisi del lavoro, grazie a un intervento di Dario Napolitano del Forum dei Giovani di Castellammare. I due sacerdoti sono stati i primi a firmare il proprio "certificato di vaccinazione contro il virus della camorra" presso il gazebo allestito a pochi metri dal Municipio. È questo il titolo della manifestazione: "Vacciniamoci contro la camorra", che si svolge al centro della città e che avrà altri appuntamenti nei prossimi due sabato mattina per mobilitare tutta la popolazione da "immunizzare per trasmettere alla comunità intera e, spero, i comuni confinanti", ha detto il sindaco Cimmino, "contro questo virus che uccide la società intera: economia, cultura, speranze... il nostro futuro". Il ROMA. è partnership nel progetto, insieme ad altre testate del web e dei social.
La minoranza in consiglio comunale non ha partecipato all'iniziativa, diffondendo una nota in cui giudica "discutibile" che il sindaco Cimmino - non "abilitato" - rilasci "patenti di immunità", ricordando che al Comune c'è la "Commissione di accesso che sta accertando l'infiltrazione nel Comune di poteri mafiosi" e ravvisando nell'iniziativa un tentativo di "propaganda e mistificazione della realtà".
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