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22 Novembre 2021 - 08:33
Il 9 ottobre scorso fecero irruzione nella pizzeria 'Un posto al sole' con il volto coperto e armati, per mettere a segno una rapina tra i clienti ai tavoli e i camerieri impegnati a servire. Il video delle telecamere di videosorveglianza diventò virale, per la brutalità del colpo messo a segno nonostante i bambini presenti.
Oggi, nell'ambito di un'indagine diretta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli nord, i carabinieri hanno dato esecuzione a un decreto di fermo nei confronti di tre uomini, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di rapine aggravate, di rapina consumata e di svariate tentate rapine.
Le indagini, delegate alla sezione operativa della compagnia carabinieri di Casoria insieme ai militari della stazione di Casavatore e partite proprio dalla rapina nel ristorante di Casavatore, hanno permesso di accertare oltre ai presunti responsabili l'esistenza di una vera e propria organizzazione stabile dedita alla commissione di rapine, anche con l'uso di armi da guerra.
I tre, fermati nel giro di poco giorni, avevano organizzato diverse nuove rapine, tutti sventate grazie alla massiccia presenza di carabinieri sul territorio.
I destinatari del decreto di fermo emesso dagli inquirenti della Procura di Napoli Nord e notificato dai carabinieri di Casoria e di Casavatore sono Marco Giardino, 20enne, incensurato del quartiere Secondigliano; Antonio Silvestro, 32 anni, di Napoli, anche lui di Secondigliano ma già noto alle forze dell'ordine; Salvatore di Matteo, 20enne di Napoli, dei Quartieri Spagnoli, anche lui già noto alle forze dell'ordine.
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