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Blue Whale, accusato di dirigere il macabro gioco: lui denuncia

Blue Whale, accusato di dirigere il macabro gioco: lui denuncia

Calciatore e fashion blogger stabiese perseguitato da un falso avviso allarmante che sta facendo il giro delle chat degli adolescenti

CASTELLAMMARE DI STABIA. Giovane calciatore di serie D di Castellammare di Stabia e "fashion blogger", molto seguito sui social network, è stato accusato di dirigere sul Web per l' Italia il gioco del "Blue Whale", la trappola psicologica che sta inducendo al suicidio numerosi adolescenti nel mondo.
   Alfredo Di Capua, 26 anni, con oltre 24mila followers su Istagram, ha presentato denuncia alla Polizia Postale, competente nei reati su internet.
 "Il 26 maggio, ero al cinema - ha riferito ai poliziotti - e mi è arrivato un messaggio nel quale mi avvertivano che in gruppo   ("Sei di Melito se...") c'era una mia foto nella quale mi accusano di avere "occhi demoniaci" ed un avviso nel quale mi si attribuisce la responsabilità di gestire il Blue Whale in Italia".
  Il messaggio si è diffuso rapidamente nelle chat degli adolescenti che sono suoi fan. 
  Per  tentare di difendersi dalle falsità dei social, Alfredo Di Capua ha rilanciato il messaggio online, chiarendo di non avere nulla a che fare con l' accusa.
   "Attenzione Blue Whale!!!!!Se vi contatta questo ragazzo non accettate o aprite il file... il contatto è ovviamente di natura virale...Fate girare. Non è uno scherzo!!!".
   Questo il contenuto del messaggio fatto circolare sul Web.
   L' immagine annessa è quella del fashion blogger di Castellammare di Stabia, con la precisa indicazione della sua pagina Instagram, "dedo90".
   "La diffusione è stata vastissima - afferma Di Capua: non solo in Italia, ma a Londra ed in Germania".
    Il 26 enne è stato anche accusato di avere inventato tutto per ottenere più clic.
     Lui ha reagito malissimo e si è affidato ad un avvocato attraverso il quale ha presentato denuncia per furto d'identità, diffamazione e calunnia. Il commissariato di Castellammare di Stabia la trasmetterà alla Polizia Postale, che si occupa di reati in Internet.
    "Il danno d'immagine per me è enorme - racconta Di Capua - spero che si riesca a risalire presto ai responsabili di queste falsità. Sto vivendo un incubo". 

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