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23 Novembre 2021 - 07:30
La condanna a nove anni diventa definitiva, la moglie del ras “Totore ’e Silvestro” torna in carcere
NAPOLI. La narcos dei Quartieri torna dietro le sbarre dopo alcuni mesi trascorsi a piede libero. Ieri mattina i Falchi della Squadra Mobile hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 17 novembre dalla Procura, nei confronti di Maria Mazzocchi, 63enne dei Quartieri Spagnoli, poiché condannata alla pena di 9 anni, 11 mesi e 25 giorni di reclusione (poi rideterminati in nove anni in continuazione con altra sentenza) per reati in materia di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali commessi a Napoli da novembre 2016 a gennaio 2020. Già in appello la narcos dei Quartieri Spagnoli aveva incassato la conferma della condanna di primo grado e rimediato quasi sette anni di reclusione. Maria Mazzochi, consorte del ras ergastolano Salvatore Piccirillo, uomo di punta del clan Mariano, ha incassato sei anni e otto mesi dopo essere stata trovata in possesso di circa quaranta grammi di cocaina pronti a essere piazzati al dettaglio. I giudici della seconda sezione della Corte di appello di Napoli hanno dunque deciso di dare pieno accoglimento alle richieste di condanna avanzate dalla pubblica accusa.
La 63enne delle “Chianche”, già coinvolta in altri analoghi procedimenti, si è così vista rifilare la stessa pena già rimediata nel rito abbreviato: sei anni e otto mesi di reclusione. La narcos dei vicoli a ridosso di piazza Dante in quel momento era però rimasta in libertà. L’estate precedente, infatti, dopo aver ammesso gli addebiti, Maria Mazzocchi aveva ottenuto il divieto di dimora in Campania. Il suo ritorno in libertà non è però durato molto. La sua cattura aveva destato non poco clamore negli ambienti criminali e camorristici di Montecalvario. La donna è infatti la moglie di Salvatore Piccirillo, alias “Totore ’e Silvestro”, storico esponente di punta del clan Mariano che dagli anni Duemila sta scontando una condanna definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Gaetano Festa, affiliato ai Lepre del Cavone dpiazza Dante. La stessa Maria Mazzocchi ha alle spalle un curriculum criminale di discreto spessore: due precedenti per droga e un terzo per armi.
E proprio il possesso di due panetti di cocaina dal peso complessivo di 40 grammi lo scorso anno ne aveva determinato il nuovo arresto. All’arrivo dei poliziotti del commissariato Montecalvario la 63enne di vico Vacche a San Liborio aveva provato a sbarazzarsi della droga facendola letteralmente volare dal balcone di casa. Un gesto che non è passato inosservato agli occhi dei poliziotti. Gli agenti avevano quindi recuperato i panetti, dopo di che avevano passato al setaccio la sua abitazione. Ed è qui che hanno ritrovato poi duecento euro di dubbia provenienza. A quel punto l’arresto per detenzione ai fini di spaccio è stato inevitabile. La donna è però rimasta in carcere appena lo stretto necessario. Il clamoroso colpo di scena è arrivato al termine dell’udienza di convalida, quando il gip ne ha disposto l’immediata scarcerazione con il solo divieto di dimora in Campania. Nel luglio successivo la narcos delle “Chianche” aveva poi addirittura ottenuto il permesso a rientrare a Napoli. Ma la nuova tegola non si è fatta attendere.
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