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01 Giugno 2017 - 16:37
Il parlamentare: «La decisione della Procura di ascoltami mi darà l'occasione di ricostruire i termini di una vicenda assolutamente lineare e priva di qualsiasi connotazione di rilevanza penale».
NAPOLI. «La decisione della Procura di ascoltami mi darà l'occasione di ricostruire i termini di una vicenda assolutamente lineare e priva di qualsiasi connotazione di rilevanza penale». Lo afferma il deputato Luigi Cesaro (Fi), per il quale «l'auspicio è che, in tale modo, io possa contribuire ad interrompere una incivile spirale mediatica di demonizzazione della mia persona». «A questo proposito - sottolinea -, già da qualche giorno, ho denunciato per calunnia chi ha voluto, con criminale farneticazione, attribuirmi comportamenti illeciti in occasione dell elezioni comunali di Sant'Antimo di qualche anno fa». Al deputato di Forza Italia i carabinieri del Ros hanno notificato questa mattina un invito a comparire nell'ambito di un'inchiesta che ha portato all'arresto la scorsa settimana dei fratelli Aniello e Raffaele. Secondo l'ipotesi dei pm della Dda partenopea Di Mauro e Borrelli, Luigi Cesaro all'epoca presidente della Provincia di Napoli avrebbe fatto pressioni nei confronti di un architetto - funzionaria dell'ufficio tecnico del Comune di Marano - per evitare che si effettuassero controlli sui collaudi del Pip.
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