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Rione Sanità, iniziativa di solidarietà dei Verdi a casa di Nuzzo

Rione Sanità, iniziativa di solidarietà dei Verdi a casa di Nuzzo

Borrelli: non abbiamo avuto la solidarietà della gente del quartiere 

NAPOLI. Iniziativa di solidarietà dei Verdi a casa di Nuzzo. «Abbiamo voluto testimoniare, concretamente, la nostra solidarietà a Nuzzo, finito ancora una volta nel mirino della camorra che non gli perdona il suo impegno per diffondere la cultura contro la violenza». Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, insieme al portavoce regionale del Sole che ride, Vincenzo Peretti, ai consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini e ai consiglieri di Municipalità Salvatore Iodice, Debora Piemontese e Rosanna Laudanno, è stato accolto in casa dall’architetto Nuzzo che ha apprezzato il sit in di solidarietà, promosso insieme al Movimento dei Non intellettuali e a La radiazza di Gianni Simioli, al quale ha partecipato, a titolo personale, anche il consigliere di Municipalità del Movimento Cinque Stelle, Sergio Ruocco. «Purtroppo, mentre eravamo sotto la casa di Nuzzo non abbiamo avuto la solidarietà della gente del quartiere ed erano di più quelli che, perché scoraggiati o perché collusi con la camorra, ritenevano la nostra iniziativa inutile, mentre erano di meno quelli che ci hanno sostenuto e si sono uniti a noi» ha aggiunto Borrelli raccontando che «Nuzzo, colpito da quanto successo, pare intenzionato ad andare via e ad abbandonare il suo impegno anticamorra, ma crediamo che sia difficile che lo faccia davvero visto l’impegno che ha messo precedentemente nelle sue azioni anticamorra». «È chiaro, però, che lui e tutti coloro che si oppongono alla violenza della camorra non devono essere lasciati soli e serve un’azione forte dello Stato che deve procedere sui due soliti binari, prevenzione, con progetti e iniziative come quelle portate avanti da Nuzzo, e repressione, con un impegno straordinario, di mezzi e uomini, delle forze dell’ordine» ha concluso Borrelli ricordando che «senza l’intervento dello Stato si potrà fare ben poca cosa perché la sicurezza dei cittadini e delle città deve essere garantita dallo Stato, soprattutto in territori come quello campano dove è forte e radicata la presenza di organizzazioni criminali, oltre alla cosìddetta microdelinquenza».

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