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30 Novembre 2021 - 07:00
Corsa con schianto, in manette il 22enne Mario Marotta: era già indagato per la faida dei Quartieri Spagnoli
NAPOLI. Sapeva che sarebbe finito in manette, così si è giocato la carta della disperazione: ha dato gas allo scooter che guidava ed è fuggito. Ma Mario Marotta, 22enne dei Quartieri Spagnoli arrestato e in seguito messo ai domiciliari ad agosto scorso nell’ambito della guerra tra i Verrano e i Valentinelli, non è riuscito a dileguarsi in tempo. A Porta Capuana i poliziotti di una Volante dell’Ufficio prevenzione generale della questura l’hanno raggiunto e bloccato. Ieri notte i poliziotti dell’Upg, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Lettieri, precisamente all’angolo con corso Garibaldi, hanno visto uno scooter con due giovani in sella il cui conducente, alla vista della Volante, ha accelerato la marcia nonostante gli fosse stato intimato l’alt.
Ne è nato un inseguimento terminato nei pressi di Porta Capuana dove il guidatore, dopo aver impattato contro una catena, ha perso il controllo del mezzo e, non senza difficoltà, è stato bloccato e trovato in possesso di 14 proiettili calibro 7.65. Invece il passeggero è riuscito a far perdere le proprie tracce. Cosicché Mario Marotta è stato arrestato per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale nonché denunciato per detenzione abusiva di munizioni. Il motociclo è stato sottoposto a sequestro. Secondo la ricostruzione della pubblica (ferma restando la presunzione degli indagati) la sera del 31 marzo scorso i pistoleri del gruppo Verrano volevano uccidere Angela Farelli detta “Brioche” e a sparare sarebbe stato Massimiliano Verrano (poi scarcerato qualche settimana fa), fratello di Giovanni nonché zio di Francesco “Checco lecco”. La donna, nota alle forze dell’ordine, è la madre di Francesco Valentinelli, salito alla ribalta delle cronache il 17 novembre 2017 per aver ucciso Giovanni Verrano.
Ma la sparatoria in piazzetta Trinità degli Spagnoli è stata chiarita dall’indagine dei poliziotti della Squadra mobile della questura, coordinati dai pm della Direzione distrettuale antimafia, insieme al triplice tentato omicidio del 6 giugno scorso in vico lungo San Matteo. Quel giorno il bersaglio, mancato, era Giuseppe Postiglione, cugino della Farelli, mentre finirono inospedale i passanti Enrico Di Maio e Vittorio Vaccaro. Dunque, l’inchiesta sui “botta e risposta” del 2021 tra i VerranoNocerino e i Valentinelli portò ad agosto scorso all’incriminazione in stato d’arresto di 5 indagati: Giuseppe Basile, 23enne di vico Cariati; Francesco Cannola,22enne di via Nicotera; Mario Marotta, 22enne di vico Storto Concordia; Carmine Nocerino, 24enne di vico lungo Trinità degli Spagnoli; Massimiliano Verrano, 41enne di via San Pantaleone. Soltanto Cannola risponde sia del tentato omicidio di Farelli che degli spari contro Postiglione che stava per costare la vita a Di Maio e a Vaccaro. Per il primo episodio sono ritenuti responsabili anche Marotta (unico che fu messo ai domiciliari in quanto incensurato) e Verrano, accusato di aver materialmente fatto fuoco contro il balcone in cui era affacciata la “Brioche”.
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