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01 Dicembre 2021 - 07:00
Il super pentito Costabile: «Tutto iniziò con il tradimento di Susetta».Il racconto choc: «Francuccio disse “porta questo a quelli là”»
NAPOLI. Un’esecuzione in piena regola, avvenuta a sangue freddo e con l’unico intento di lanciare un avvertimento a prova di equivoco ai nuovi rivali della famiglia Formicola. Antonio Costabile, alias “’o cerrano”, pusher al servizio dei Silenzio pentitosi pochi mesi fa, è stato l’uomo che con le proprie rivelazioni ha contribuito più di tutti a far luce sul brutale omicidio di Annamaria Palmieri, assassinata con sei colpi di pistola il 22 gennaio del 2018 nel cuore del Bronx di San Giovanni a Teduccio: «Il clan Silenzio si è staccato dal clan Formicola dopo l’uscita dal carcere di Francesco Silenzio, tradito dalla moglie Susetta Formicola. È accaduto il 2 dicembre del 2017», ha subito chiarito l’ex affiliato il 15 marzo scorso. Il nocciolo di quella drammatica deposizione è rappresentato dalla ricostruzione del delitto, che parte dai nomi e cognomi dei presunti responsabili: «Hanno partecipato Demetrio Morra, Pasquale Noto, Francesco Pio Silenzio, Alfonso Silenzio, io, Raffaele Granata, Francesco Silenzio». Proprio quest’ultimo «quando è uscito dal carcere aveva bisogno di soldi. Quel giorno mi ha mandato a chiamare Annamaria e ho parlato con Rita, la compagna di Annamaria, che mi disse che l’avrebbe fatta venire da Francuccio. Annamaria venne, parlò con Francuccio e se ne andò, ma non so cosa si siano detti nelle scale al primo piano scala D».
Qualcosa nelle fasi immediatamente successive è però andato storto e di lì al massacro della donna il passo è stato breve. Sul punto, la ricostruzione resa da Costabile agli inquirenti della Dda è ricca di dettagli. Quello che ne viene fuori è il racconto di una serata concitata e drammatica: «Ci siamo riuniti al primo piano, Francuccio andava avanti e indietro come un pazzo. Mi disse dove fosse la pistola, una calibro 7,65. Sono andato a prenderla nel vano ascensore, mentre Demetrio andava a prendere tre paia di guanti nei garage. Indossammo i guanti io, Francuccio e Demetrio. Francuccio prese la pistola da me e andò da Rosaria Formicola che stava con la sorella Giusy. Ebbe un battibecco con Rosaria che non gli aprì la porta. Sceso al primo piano venne Rosaria con la sorella e Francuccio le disse che se ne doveva andare o l’avrebbe uccisa. Rosaria rispose male e lui la picchiò di brutto. Nel frattempo è entrata Annamaria Palmieri nel Bronx».
È l’inizio di una mattanza annunciata. “’O cerrano” ricorda così i momenti che hanno preceduto l’assassinio: «Arrivò Giuseppe Savino e cominciò a dire parolacce contro Francuccio e Ferdinando Di Pede. Francuccio prese Annamaria per il braccio e la porto giù mentre io li seguivo. Arrivati nell’androne Francuccio aprì il cancello e uscimmo fuori. Fece mettere in ginocchio Annamaria dicendole che a San Giovanni comandava lui e nonostante Annamaria lo supplicasse di non farlo lui le sparò il primo al petto dicendo “porta questo a quelli là”, riferito a Susetta e alla madre. Io mi allontanai di qualche passo e ui sparò il secondo colpo che la prese al torace». La furia omicida del boss del Bronx non si placò però qui: «Al terzo colpo si inceppò la pistola. Francuccio scarrellò ma nel frattempo Annamaria si era alzata barcollando. Francuccio alzò la mano e sparò il terzo colpo che la prese credo alla testa. Francuccio si avvicinò e sparò altri due colpi alla testa».
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