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10 Dicembre 2021 - 17:08
I Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Battipaglia (Salerno) hanno eseguito misure cautelari emesse dal gip di Salerno nei confronti di 3 persone, tutte residenti nel Napoletano, per rapina aggravata, lesioni, ricettazione e porto ingiustificato di armi, nell'ambito delle indagini sulla rapina commessa lo scorso 1° aprile nella zona industriale di Battipaglia ai danni di un esercizio di vendita all'ingrosso di bibite. Del gruppo faceva parte anche un quarto soggetto, S.F., anch'egli del Napoletano, sottoposto a fermo dai militari nelle ore successive alla rapina.
I quattro, assieme ad un altro complice ancora ignoto, sono entrati all'interno dell'ingrosso di bibite con il volto coperto da mascherine e cappuccio, uno armato di pistola e un altro di bastone in gomma telescopico, e hanno immobilizzato i 5 dipendenti e 2 clienti legando loro i polsi con delle fascette da elettricista. Hanno poi hanno minacciato il titolare, un ebolitano di 48 anni, e si sono fatti consegnare l'incasso contenuto nella cassaforte, circa 15mila euro.
Prima di fuggire i malfattori hanno derubato uno dei clienti, sottraendogli la somma di 2mila euro.Durante la rapina uno dei dipendenti è stato picchiato con lo sfollagente telescopico, provocandogli lesioni ed escoriazioni poi giudicate guaribili in 7 giorni.
I militari giunti sul posto, avvertiti dal titolare che era riuscito a liberarsi dopo la fuga dei rapinatori, sono riusciti subito ad individuare una delle due auto usate per la fuga, peraltro oggetto di furto, grazie al sistema di videosorveglianza dell'esercizio.
I Carabinieri hanno seguito i movimenti dell'auto grazie alle telecamere dei caselli autostradali e della città di Napoli. Le due vetture sono state individuate in un quartiere residenziale nei pressi della stazione Garibaldi di Napoli, proprio sotto casa degli indagati. Uno dei soggetti è stato immediatamente riconosciuto grazie ai suoi abiti e sottoposto a fermo.
Le successive indagini, condotte grazie all'analisi da parte del Ris di Roma delle tracce rinvenute sul luogo della rapina e nelle due vetture, dalla visione delle telecamere di sorveglianza cittadine di Napoli e dall'incrocio dei tabulati telefonici, hanno permesso di individuare gli altri complici arrestati. I tre dovranno ora rispondere delle accuse contestate nella misura cautelare dal gip del Tribunale di Salerno aggravate dal fatto che sono tutti recidivi.
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