Cerca

Il sindaco Cimmino: "Con il Cis, Castellammare cambierà volto"

Il sindaco Cimmino: "Con il Cis, Castellammare cambierà volto"

Si concretizza la “metropolitana leggera” tra Torre Annunziata e la città delle acque e ci sono buone prospettive per l’area portuale, ma occorrono molti più interventi per risollevare e sviluppare questa mortificata perla del golfo di Napoli

CASTELLAMMARE DI STABIA. È questo il momento giusto per la realizzazione della “metropolitana leggera” che collegherà su ferro Torre Annunziata con Castellammare di Stabia e ricongiungerà Gragnano con Castellammare di Stabia. Il progetto si fa concreto, ora che il percorso del Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) “Vesuvio-Pompei-Napoli” è partito. Ma sarà una corsa contro il tempo. Pioveranno finanziamenti su 19 Comuni della fascia a Sud di Napoli. Da ieri, i funzionari delle amministrazioni cittadine di Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Ercolano, Gragnano, Pimonte, Poggiomarino, Pompei, Portici, San Giorgio a Cremano, Santa Maria la Carità, Sant'Antonio Abate, Scafati, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, Vico Equense, insieme alle Municipalità IV e VI del Capoluogo stanno facendo rombare i motori.

Dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, guidato da Mara Carfagna, sono giunte le indicazioni per concretizzare l’iter con cui le città interessate dovranno presentare i progetti d’intervento per la riqualificazione urbana.

Nei progetti dovranno essere inclusi i criteri del Pnrr. «Noi siamo già pronti» rassicura il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino.

Ci sono stati 8 anni di tavoli tra gran parte di questi Comuni inclusi nel Cis. Castellammare ha progetti che comporteranno sinergie con qualcuno di essi?

«Sì, con Pompei e Vico Equense e anche un progetto con Gragnano. Vogliamo realizzare riqualificazione con mobilità sostenibile, la metropolitana leggera recupererà la pre-esistente rete ferroviaria dismessa».

Cos’altro vi aspettate di “portare a casa” con il Cis?

«Abbiamo l’obiettivo di riqualificare l’area del porto, con la piazza a mare, non solo mettendo mano ai silos, ma anche a tutto quello che sta alle spalle del distributore di benzina».

E poi?

«Rispetto a quel tratto di costa, cercheremo di portare avanti, insieme con l’autorità portuale, il progetto di riqualificazione dell’area da 40mila metri quadrati di superficie, da ampliare sia per rilanciare la Fincantieri, sia per creare nuove infrastrutture, cioè un megaparking per la città».

Forse si può fare di più. La città attende da troppo tempo cheazioni per il Centro antico, le fonti esterne alle Terme e quelle “sequestrate” dalle Terme chiuse. Per non parlare dei Boschi di Quisisana, le fontane antiche, il monte Faito, le periferie ad Est della città, la Casa del Fascio, la Caserma Cristallini, l'ex Colonia Ferrovieri...

«Per l’area di Savorito c’è il progetto e ci sono 15 milioni di euro da utilizzare per la riqualificazione dell’edilizia popolare». I

Il ministro Carfagna ha detto chiaramente che più progetti saranno presentati, naturalmente di qualità, più finanziamenti arriveranno... Forse varrebbe la pena di tentare di più...

«Certo. Ma noi di progetti ne abbiamo tanti. E al Comune stanno lavorando alacremente. Siamo prontissimi».

E per la tempistica?

«Abbiamo appena ricevuto le schede da presentare entro il 15 gennaio. Il 15 marzo sapremo l’esito delle valutazioni e subito dopo si passa all’approvazione». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori