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18 Dicembre 2021 - 07:45
L’INDAGINE Il parente del boss dei Licciardi nascondeva anche 11mila euro. Retata tra Scampia e Casoria, scovati 50 chili di cocaina
NAPOLI. Due operazioni antidroga e il sospetto di un collegamento, per il momento non ancora certo. Un doppio colpo importante messo a segno l’altro ieri sera dalla polizia tra Scampia, San Carlo all’Arena e Casoria, soprattutto perché uno dei due arrestati è il cognato di Francesco Avolio detto “Tyson”, legato ai Licciardi della Masseria Cardone e ai Casalesi attraverso il cosidetto “gruppo misto” nonché alter ego di Gennaro Trambarulo “’o muntato”, altro pezzo da novanta dell’Alleanza di Secondigliano. Sono stati i poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Vasto-Arenaccia (vice questore Manuela Marafioti, sostituto commissario Pasquale Russo) a condurre in porto un’operazione scaturita da indagini partite da una perfetta conoscenza del territorio. In manette è finito Ciro De Liso, 34enne napoletano originario di Scampia (cognato di Francesco Avolio), bloccato nei pressi di un’abitazione a Casoria tenuta riservata dall’uomo, che ha sempre mantenuto la residenza anagrafica nel quartiere napoletano. Gli investigatori, che non erano andati per caso nella cittadina a nord di Napoli, in via Alessandro Manzoni lo hanno notato a bordo di una Citroen “C3 Picasso” e si sono messi in azione proprio mentre il “sospetto”, con il sesto senso tipico di chi ha qualcosa da nascondere, ha capito che in quell’auto-civetta ci fossero dei poliziotti. Così, ha cercato di eludere il controllo accelerando ed effettuando manovre pericolose per la circolazione stradale. È cominciato un inseguimento che non si è protratto a lungo. I poliziotti di Vasto-Arenaccia lo hanno raggiunto e bloccato scoprendo un sottofondo ricavato nella Citroen dopo una minuziosa perquisizione frutto presumibilmente dell’attività investigativa svolta nelle settimane precedenti. Infatti sotto il sedile del veicolo c’era un picciolo vano all’interno del quale sono stati trovati 13 panetti di cocaina: abbastanza per far scattare le manette, ma non per chiudere l’operazione. Gli investigatori hanno quindi controllato l’abitazione nella sua disponibilità a Casoria, dove hanno trovato altre sorprese (relative) all’interno di una scarpiera: altri 43 panetti di droga e cinue buste contenenti la stessa sostanza nonché 11mila euro in banconote da vario taglio. Complessivamente, sono stati sequestrati 50 chili e mezzo di cocaina, un bilancino di precisione, due telefoni cellulari, l’autovettura sulla quale viaggiava Ciro De Liso e naturalmente il denaro, ritenuto provento di attività illecite. Per il 34enne napoletano con precedenti di polizia, sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Cosicché dopo le formalità burocratiche negli uffici di polizia del Centro Direzionale il cognato di Francesco Avolio è stato accompagnato al carcere di Poggioreale. Poco dopo, giovedì in prima serata, gli stessi poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Vasto-Arenaccia hanno controllato un esercizio commerciale in via Antonio Sogliano a Napoli dove hanno trovato, nascosto nel vano motore di un frigorifero, un panetto di hashish del peso di 90 grammi circa. Il fratello del gestore dell’attività, il 18enne incensurato Pasquale Di Matteo, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente. Indagini in corso per capire la destinazione di quel panetto di hashish.
Nella foto la droga sequestrata dalla polizia; nei riquadri gli arrestati Ciro Di Liso e Pasquale Di Matteo, e il ras Francesco Avolio “Tyson”
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