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Messa in latino. A Napoli gruppo di fedeli "cacciato" dal parroco

Messa in latino. A Napoli gruppo di fedeli "cacciato" dal parroco

Petizione all'Arcivescovo don Mimmo Battaglia e a Papa Francesco, ma al momento la Chiesa di San Ferdinando resta "sotto sequestro" da parte del Rettore che rifiuta anche ad altri sacerdoti la celebrazione in rito antico

NAPOLI.  Non avranno la Messa di Natale, celebrata in latino da oltre 20 anni, i fedeli della chiesa di San Ferdinando di Palazzo, a Napoli. Il sacerdote al quale è affidata la chiesa di piazza Trieste e Trento, Don Lino Silvestri, ha comunicato loro che non intende più celebrare il rito. Nei giorni scorsi, il gruppo di fedeli legati alla celebrazione in latino, tra i quali figurano alcuni esponenti di antiche famiglie napoletane, docenti universitari, studenti ed imprenditori, avevano indirizzato una lettera all''Arcivescovo di Napoli, Mons. Battaglia, chiedendo - a norma del Motu Proprio di Papa Francesco "Traditionis Custodes" , che prevede il diritto dei gruppi già esistenti a continuare a partecipare al rito in latino - la ripresa delle celebrazioni sospese per la pandemia di Covid-19.

"Mons. Battaglia ha riconosciuto, con una comunicazione della sua segreteria - dice R.A., imprenditore - il nostro diritto a proseguire in questa esperienza spirituale legata all' antica liturgia e ci ha invitato a designare un sacerdote per la cura spirituale del Gruppo, cosa che abbiamo fatto ottenendo il suo consenso. Ma quando abbiamo contattato don Lino Silvestri ci ha sbattuto la porta in faccia. 'Per voi non c''è più posto' - ha detto telefonicamente, rifiutandosi perfino di incontrarci - andate altrove'  ".

"Ha rifiutato anche di far celebrare un altro sacerdote al suo posto - aggiunge R.A. - ma questo rifiuto di ogni dialogo e questa prepotenza, oltre ad essere molto poco cattolico, nega un diritto acquisito da decenni. La Messa in latino a San Ferdinando si celebrava prima del suo arrivo, circa 10 anni fa, e prima ancora del Motu Proprio di Papa Benedetto XVI "Summorum Pontificum", del 2007. Lui non è il padrone della chiesa".

Il gruppo di fedeli della chiesa di San Ferdinando sta preparando una petizione pubblica da inviare all' Arcivescovo di Napoli. "Se necessario - dice M.C., portavoce del Gruppo - la invieremo a Papa Bergoglio".

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