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Omicidio “mamma coraggio", ergastolo per il mandante

Omicidio “mamma coraggio", ergastolo per il mandante

La prima sezione della corte di Assise di Napoli, presidente Antonio Palumbo e a latere Giuseppe Sassone, ha condannato all'ergastolo con isolamento diurno Francesco Tamarisco, già capo dell'omonima organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, riconosciuto colpevole in qualità di mandante dell'omicidio della “mamma coraggio" Matilde Sorrentino, la donna uccisa da Alfredo Gallo già condannato all'ergastolo il 24 maggio 2005 con sentenza definitiva grazie alla testimonianza del figlio della donna che lo ha riconosciuto mentre fuggiva. 

Matilde Sorrentino fu uccisa a Torre Annunziata il 26 marzo del 2004 per aver denunciato gli abusi sessuali commessi da una rete di pedofili ai danni di alcuni minori, tra cui suo figlio..

L'omicidio della Sorrentino ha rappresentato il tragico epilogo di una delle più squallide e gravi vicende criminali verificatesi sul territorio di Torre Annunziata, relativa ai sistemativi abusi sessuali commessi ai danni di diversi bambini ad opera di una organizzazione di pedofili attiva fino al marzo/aprile 1996, nel quartiere dei “Poverelli". Atrocità commesse ai danni di bimbi che avevano all'epoca tra 6 e 7 anni, violentati, fotografati e ripresi in video, all'interno di case private e anche in una scuola elementare.

I bambini venivano minacciati, con siringhe e coltelli, oltre che legati e picchiati. Le immagini, infine, venivano utilizzate per alimentare un circuito pedopornografico. Matilde Sorrentino fu una delle tre madri che denunciò i responsabili di questo raccapricciante circuito pedopornografico.

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