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Pupetta Maresca, vietati i funerali pubblici

Pupetta Maresca, vietati i funerali pubblici

La salma è stata benedetta dal sacerdote in un'atmosfera di grande compostezza. Poi, per lei, un gruppo di donne è andato a pregare privatamente nella Chiesa di Sant'Antonio di Padova, dove era stato previsto il rito funebre

CASTELLAMMARE DI STABIA. Troppo clamore attorno alla morte e alla vita di Pupetta Maresca. È stato il motivo che ha indotto il Questore a vietare la cerimonia funebre. Alle 10, quindi Assunta "Pupetta" Maresca, lady camorra, morta tre giorni fa all'età di 86 anni a Castellammare di Stabia è stata benedetta in un rito rapido e discreto nel cimitero di Castellammare di Stabia. La sua scomparsa aveva risollevato intorno a lei l'interesse per la sua vita avvolta in un alone di fascino, crimine e tragedie. Ma proprio la sua contiguità con la camorra, in anni in cui acquistò la fama per avere ucciso il killer del marito boss, e, in seguito per avere minacciato Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata, ha indotto Prefettura e Questura di Napoli a evitare che la sua immagine venisse celebrata come quella di una star. I funerali pubblici, che si sarebbero dovuti tenere questa mattina nella Chiesa parrocchiale Sant'Antonio di Padova, alle ore 10, sono stati quindi vietati. Le ghirlande di fiori davanti alla chiesa di Castellammare di Stabia sono state immediatamente ritirate per essere trasportate al cimitero, dove il sacerdote che doveva officiare la messa ha potuto solo impartire una benedizione al feretro della donna che aveva portato sempre addosso l'etichetta di persona indomita davanti alle convenzioni e alla legge. Attrice, cantante, vinse da ragazza il titolo di miss locale, rimase incinta e sposò Pascalone'e Nola di cui rimase vedova pochi mesi dopo il matrimonio e quando era ancora in attesa del primo figlio commise l'omicidio per il quale venne condannata a 13 anni e 4 mesi di carcere. Aveva solo 20 anni. Anni dopo si legò sentimentalmente al boss Umberto Ammaturo dal quale ebbe due gemelli, Roberto e Antonella. Ma la sua vita fu funestata dalla morte del primo figlio, Pasqualino, che ''spari' '' a soli 17 anni, forse vittima di ''lupara bianca''.
Si e' conclusa quindi nel silenzio una vita che aveva prodotto tanto scandalo, ispirato molti film e provocato tante lacrime. Di lei ancora molto i registi vorranno racontare. Dopo il breve e riservato rito funebre al cimitero di Castellammare di Stabia, un gruppo di donne è tornato nella Chiesa dedicata a Sant'Antonio di Padova, trovandola silenziosa e vuota, una parrocchia che lei aveva brevemente frequentato dopo il suo secondo periodo di detenzione, accusata di associazione camorristica. Per lei sono state recitate un'Ave Maria, un Padre nostro, la preghiera all'Angelo custode, il Requiem aeternam e un Atto di dolore.

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