Cerca

Napoli: anno nuovo, immondizia vecchia

Napoli: anno nuovo, immondizia vecchia

NAPOLI. Ai residui dei fuochi di artificio attaccati all’asfalto, segno che l’ordinanza sindacale antibotti del Comune è stata ignorata, si aggiungono i cumuli di spazzatura ammassati in punti poco visibili e quindi perfetti per un conferimento errato. È questo lo scenario in città nelle prime ore del 2022, prologo a una battaglia igienico-sanitaria che si preannuncia complicata da vincere. Nonostante i netturbini e gli operatori ecologici di Asìa raccolgano molto di quanto giace in terra, soprattutto sacchetti e buste, tantissimi cartoni ma anche bottiglie di vetro, e batterie di fuochi abbandonate anche fuori ai “bassi’’ riempiono i bidoni della differenziata e le aree immediatamente circostanti di molte strade del centro cittadino: da piazza Cavour a Spaccanapoli, dal Rione Sanità a Capodimonte. E, ovviamente, il discorso va esteso alla periferia. La dinamica venutasi a determinare è la stessa del Natale, quando un’enorme mole di rifiuti ha fatto compagnia a cittadini e turisti. Le cause sono sempre le stesse: il mancato rispetto dell’orario di conferimento di molti condomini, una produzione maggiore di umido e indifferenziato nei giorni di festa e la diffusione di Coronavirus tra i dipendenti di Asìa. In questo scorcio di anno il numero di positivi o al Covid e di quarantene fiduciarie ha superato le 50 unità contando ora anche 9 lavoratori interinali. Il tour del primo dell’anno parte attorno alle 9 da Salita Capodimonte, strada che consente di giungere alla Sanità. Ai bordi della strada dove da un lato sorgono le classiche abitazioni a piano terra e dall’altro le vecchie murature in tufo, i sacchetti sono parte del paesaggio. Bustoni neri, proibiti dalla legge con all’interno materiale di risulta, bidoni di solventi cartoni contenenti bottiglie di spumante si confondono con la polvere da sparo colorata dei fuochi d’artificio che si trova anche al centro strada. Va anche peggio ai Cristallini, al Rione Sanità. Nei pressi di alcuni storici palazzi c’è una montagnola di rifiuti non raccolti da tanto tempo. «Nonostante noi facciamo la differenziata, c’è disparita rispetto all’area dei Vergini, forse più attenzionata perchè piena di attività commerciali» dice polemico Antonio, un residente. Più disperati i commenti di due sorelle, Filomena e Carmela, che affacciano proprio sulla discarica a cielo aperto. «Io sono malata e sono stata operata al cuore, non posso più sopportare questa situazione di rischio ambientale». Carmela, sua sorella, racconta: «Una volta, per disperazione lanciai una bottiglia contro un uomo che stava sversando i rifiuti convinto che nessuno l’avrebbe ripreso. Ci vorrebbero le telecamere». Ai Vergini dopo le 10 transitano i camion di Asìa, che raccolgono i sacchetti fuori ai negozi ma non i cartoni e il polistirolo, perché non è il loro compito ma di ditte specializzate. «I cartoni dipende anche come vengono conferiti, se li si sparpaglia in strada è difficile poi raccoglierli» commenta la presidente del Cda di Asìa Maria De Marco aggiungendo: «Siamo in difficoltà anche perché siamo falcidiati dal Covid. Ma le tonnellate di rifiuti conferite agli impianti è cresciuta». Proseguendo, in piazza Cavour i sacchetti sono svuotati ma in alcuni spiazzi i montoni di indumenti e scarti di cibo consumati soprattutto dai clochard mostrano ancora una deficitaria situazione ambientale. I cartoni si ammassano anche in via Benedetto Croce nei pressi del Monastero di Santa Chiara, dove passeggiano i visitatori. «È evidente che non hanno raccolto» si rammarica Pino De Stasio titolare del Bar 7 Bello e consigliere della Seconda Municipalità. Pezzi di legname, materiale di risulta, assi da stiro e gli immancabili cartoni abbondano anche in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, via Mezzocannone e, attraversando una via Toledo presidiata e bonificata, la Pignasecca compreso il marciapiede dell’ospedale Vecchio Pellegrini. Il 2022 è arrivato, ma tra un addobbo di Natale e uno spettacolo pirotecnico proibito, la pulizia totale della città ancora non si palesa. E chissà quando si presenterà visti i presupposti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori