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03 Gennaio 2022 - 15:13
La Procura di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti della donna di 40 anni madre del bimbo morto annegato ieri sera a Torre del Greco. La donna è gravemente indiziata del reato di omicidio volontario. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Torre del Greco e coordinate dalla Procura oplontina, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della donna quale autrice dell'omicidio.
IL MOVENTE. Riteneva che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna conferma in tal senso dal punto di vista sanitario. Sarebbe questa, secondo le prime acquisizioni investigative, la ragione per cui una donna di 40 anni ieri sera ha ucciso il figlio di 2 anni, facendolo annegare in mare. La donna, trovata ieri sera in mare con il bambino tra le braccia dopo l'allarme lanciato intorno alle 21 dal marito, è stata interrogata nella caserma dei Carabinieri, alla presenza del difensore di fiducia, dal pm della Procura di Torre Annunziata il quale, al termine dell'interrogatorio, ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti per omicidio volontario. La donna, dopo le formalità di rito, sarà portata nel carcere femminile di Pozzuoli.
LA CONFESSIONE. Ha confessato l'omicidio la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato. È quanto si apprende da fonti investigative, che sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali. Nonostante gli interventi di alcuni presenti, per il piccolo di due anni e mezzo non c'è stato nulla da fare.
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