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03 Gennaio 2022 - 20:26
Da circa tre mesi viveva una sorta di blackout causato dal terrore che il figlio fosse affetto da un ritardo mentale, alcuni comportamenti del bimbo l'avevano addirittura convinta che potesse essere autistico. Per questa mattina era fissata una visita con uno psichiatra infantile, ma forse proprio il terrore di vedere confermate le proprie paure ha fatto sì che quel blackout culminasse in un gesto apparentemente inspiegabile: l'annegamento del proprio figlio di 2 anni. A.G., 40 anni, è stata trovata ieri in mare sul litorale di Torre del Greco con il proprio figlio in braccio.
Inutili i soccorsi, per il piccolo non c'è stato nulla da fare. Interrogata a lungo dai Carabinieri e dal pm della Procura di Torre Annunziata, è stata sottoposta a un decreto di fermo di indiziata di delitto per il reato di omicidio volontario. E' ancora in stato di choc, racconta all'Adnkronos l'avvocato Tommaso Ciro Civitella, che ha assistito la donna nel corso dell'interrogatorio.
«Ciò che si spera - dice il legale - è che la raccolta degli elementi da parte della Procura possa portare luce in questo tunnel che rappresenta un dramma umano". Secondo l'avvocato "è da escludersi l'ipotesi suicidaria, così come qualunque volontà e premeditazione. Ciò che è accaduto non era nella volontà della donna».
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