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Biodigestore a Napoli Est, si riaccende la polemica

Biodigestore a Napoli Est, si riaccende la polemica

Ruotolo e Legambiente difendono il progetto del Comune e rispondono al senatore Presutto (M5S) contrario al piano

NAPOLI. Una polemica politica anche più forte delle preoccupazioni dei cittadini. È quella che s’è innescata da giorni sull’opportunità di realizzare in via Domenico De Roberto, nel quartiere di Ponticelli, l’impianto anaerobico per il trattamento di 30.000 tonnellate di compost e recupero di biometano che ha avuto il via libera a dicembre dal consiglio comunale. Da un lato c’è il senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Presutto, dall’altro il collega del Misto eletto con la sinistra Sandro Ruotolo, Legambiente e persino il gruppo consiliare dello stesso Movimento 5 Stelle al quale Presutto non lesina critiche. In mezzo, la preoccupazione dei residenti di Napoli Est di veder ulteriormente inquinata un’area che già necessita di bonifiche.

E si spiega così la convocazione di ieri mattina del consiglio della Sesta Municipalità alla l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso e la cittadinanza attiva che attraverso il comitato No Biodigestore a Napoli Est ha avviato una raccolta firme per opporsi al progetto. Un veloce riepilogo utile a capire come la questione abbia assunto un forte connotato politico. Lo scorso 3 dicembre l’assise cittadina ha votato con i 28 sì della maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi, i 2 di Antonio Bassolino e Toti Lange, consiglieri d’opposizione, e la contrarietà del centrodestra (assenti invece Alessandra Clemente e Claudio Cecere di opposizione) la delibera numero 473 del 2021, prodotta dalla ex amministrazione de Magistris e che riprendeva una delibera del 2017, la numero 694 sempre della vecchia giunta, per dare il via libera in via De Roberto alla costruzione dell’impianto di trattamento del compost e biometano. Si tratta della stessa area dove già sorge l’impianto di depurazione delle acque. A gestirlo, secondo le intenzioni progettuali sarà la società comunale dei rifiuti Asìa, punto su cui non mancano i dubbi di politici e cittadini viste le attuali difficoltà dell’azienda. All’epoca sia il capogruppo del Pd Aniello Esposito che il Movimento 5 Stelle con il capogruppo Ciro Borriello – sia lui che Esposito provengono da Napoli Est – e non furono gli unici, pur dicendo sì all’atto sollecitarono il sindaco a spingere per le bonifiche a Napoli Est e aumentare la presenza del verde.

E qui veniamo alla posizione di Presutto. Il senatore pentastellato non ha gradito il sì del gruppo consiliare del 5 Stelle dicendosi, a margine del consiglio municipale di ieri, «deluso. Hanno disatteso le indicazioni senatore e geologo Franco Ortolani (scomparso qualche anno fa ndr.) che evidenziava come prima dell’impianto si dovesse operare una bonifica e il Comune ha avuto 38 milioni di euro di quell’area, sito di interesse nazionale». Presutto con una punta di veleno parla così del gruppo 5 Stelle in consiglio comunale: «Sono giovani, stanno imparando e hanno parecchio da maturare devono entrare nell’ottica dei 5 Stelle». Il senatore del Movimento al contempo annuncia «una interrogazione al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, perchè realizzare un sito di compostaggio in un'area già fragile vorrebbe dire mettere a rischio la salute di tante famiglie napoletane». Una posizione che però trova in disaccordo Sandro Ruotolo, che difende il sindaco Manfredi dalle critiche di Presutto. «Sono rimasto senza parole nel leggere le sue dichiarazioni L'impianto che dovrà sorgere in via De Roberto non è certo un inceneritore – dice Ruotolo - ma va nella direzione del recupero e del riutilizzo dei rifiuti solidi urbani. Le parole infuocate del senatore Presutto hanno più a che fare con dinamiche interne al Movimento 5 Stelle che con i bisogni della città. Sappiamo tuti che il vero nodo è lo smaltimento illecito dei rifiuti industriali e non di quelli urbani». Ma non solo i rappresentanti politici, a Vincenzo Presutto risponde anche Legambiente Campania. «L'opposizione per la realizzazione dell'impianto di compostaggio e digestione anaerobica a Napoli Est evidenzia l'incoerenza di una parte della classe politica del nostro paese un'incoerenza dettata soprattutto da opportunità politica per inseguire il consenso. Realizzare tale impianto a Napoli Est è sicuramente un'operazione necessaria e fondamentale».

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